L’obbligo di fatturazione elettronica scatterà da luglio prossimo nel settore carburanti e avrà quindi effetto sul rimborso benzina. Sarà di conseguenza abolita la scheda carburante. Questo significa dunque che sarà possibile farsi rimborsare la benzina solo se si paga il rifornimento con carta di credito. Ovviamente resta possibile pagare la benzina in contanti ma, in questo caso, non si potrà chiedere il rimborso. La novità scatta dal primo luglio 2018, secondo quanto previsto dal comma 922 articolo 1 della Legge di Bilancio 2018.

Scheda carburante e rimborsi benzina 2018: cosa cambia

L’obbligo di fatturazione elettronica tra privati è previsto dal 2019 ma nel settore carburanti l’effetto è anticipato. Già dal prossimo luglio quindi sarà abolita la scheda carburante 2018. Per poter dedurre la spesa sostenuta sarà necessario richiedere al benzinaio l’emissione della fattura elettronica.
La novità è importante per chi usa la macchina per lavoro ma anche per i distributori di benzina che dovranno adeguarsi per far rispettare l’obbligo di fatturazione elettronica già quest’anno.

Il metodo più pratico per tenere tracciabilità dei rifornimenti di carburante per lavoro è quindi probabilmente quello di attivare dal prossimo 1° luglio una carta presso la compagnia petrolifera del distributore presso cui ci si rifornisce più spesso; a fine mese verrà di volta in volta emessa automaticamente la fattura riepilogativa elettronica.

Perché è stata abolita la scheda carburante

Gli obiettivi dell’abolizione della scheda carburante riguardano il contrasto di indebite fruizioni di deduzioni e detrazioni e di evasione dell’IVA. Nonostante questi obiettivi certamente condivisibili, persistono alcune criticità per le quali si attendono indicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate e del MEF. In particolare, resta da chiarire con quali modalità, a partire da luglio, i soggetti passivi Iva potranno beneficiare degli sgravi fiscali sull’acquisto di carburante legato a motivi di lavoro.