“Lo scrittore attendeva con ansia la mia opinione sul suo manoscritto. Glielo restituii con un sorriso rassicurante: “Il manoscritto è buono, ma il mio consiglio è questo. Cancellate ogni parola e sostituitela con un’altra e l’effetto sarà ancora migliore“, ha affermato Fabrizio Caramagna.

Un punto di vista che sembra essere condiviso anche dal Governo Meloni che ha deciso di dare uno stop definitivo al reddito di cittadinanza. Il 2023, infatti, è l’ultimo anno in cui i percettori potranno beneficiare del sussidio targato Movimento 5 Stelle.

Ma tale sorte sarà condivisa anche dalla pensione di cittadinanza? Ecco cosa c’è da aspettarsi.

Chi ha diritto alla pensione di cittadinanza

In seguito all’addio definitivo al reddito di cittadinanza, si assisterà anche alla cancellazione della pensione di cittadinanza? A tal proposito è opportuno innanzitutto ricordare chi ha diritto a tale misura. Come si legge sul sito dell’Inps:

“Il Reddito di Cittadinanza (RdC), introdotto con decreto – legge 28 gennaio 2019, n. 4 come misura di contrasto alla povertà, è un sostegno economico finalizzato al reinserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale. Qualora tutti i componenti del nucleo familiare abbiano età pari o superiore a 67 anni, oppure se nel nucleo familiare sono presenti anche persone di età inferiore a 67 anni in condizione di disabilità grave o non autosufficienza, assume la denominazione di Pensione di Cittadinanza (PdC)”.

La riforma del reddito di cittadinanza cancella anche la pensione?

Ebbene, anche la pensione di cittadinanza a breve giungerà a termine. L’ipotesi più accreditata in merito è che non vi sarà più alcuna differenza tra percettori di reddito e pensione di cittadinanza. In entrambi i casi verrà corrisposta una sola forma di sostegno economico che dovrebbe prendere il nome di Mia, ovvero la Misura d’Inclusione attiva. Quest’ultima, inoltre, dovrebbe presentare dei requisiti ancora più stringenti rispetto al reddito di cittadinanza.

Ad esempio si dovrebbe assistere ad una riduzione del valore Isee ammesso per accedere alla misura.

La soglia in questione potrebbe scendere da quota 9.360 euro a 7.200 euro. I percettori di pensione di cittadinanza che superano quest’ultima soglia, pertanto, rischiano di perdere la pensione di cittadinanza. Ma non solo, con il passaggio a Mia si potrebbe assistere anche ad una diminuzione dell’importo percepito e della durata della prestazione economica.

Al momento comunque, è bene sottolineare, si tratta solo di ipotesi. Nulla, infatti, è dato per scontato. Non resta che attendere le prossime mosse del Governo Meloni per capire quali misure metterà effettivamente in campo in seguito all’addio al reddito di cittadinanza.