Sembra dover esserci domani, 20 gennaio 2022, il primo tavolo tecnico sul tema riforma pensioni. L’appuntamento dato dal governo ai sindacati avrà al centro del dibattito, in particolar modo, i giovani e le donne. E’ quanto si apprende da fonti dell’esecutivo e dalla stampa specializzata di questi giorni.

La questione dovrebbe concludersi entro il mese di aprile prossimo ossia, in tempo per la stesura del DEF (Documento di economia e finanza).

L’obbiettivo principale della riforma del sistema pensionistico è quello di trovare una soluzione strutturale che dia certezza agli italiani su quando poter andare in pensione e soprattutto garantire ai giovani una vecchiaia “dignitosa”.

Oggi, infatti, è quest’ultima la categoria più danneggiata vista l’entrata in un mondo del lavoro sempre più precario che non permette loro di accumulare quella contribuzione tale da assicurarsi una pensione nel futuro.

Riforma pensioni: anche donne e previdenza complementare

Dal tavolo tecnico sulla riforma pensioni, da aspettarsi anche una maggiore attenzione verso le donne e la previdenza complementare.

Proprio sulla previdenza complementare, nei giorni scorsi, Domenico Proietti, segretario confederale della Uil, insieme a Cisl e Cgil, chiedeva attenzione del governo e delle parti sociali su questo tema.

Sono, infatti, sempre più i cittadini che, non potendo contare su un degno sistema previdenziale, ricorrono a fondi pensione privati così da garantirsi una integrazione all’assegno pensionistico che gli permetta una vecchiaia adeguata alle esigenze di vita.

Preoccupazioni sono espresse anche per il periodo di incertezza politica in cui si trova oggi il nostro Paese, con un Presidente delle Repubblica da eleggere nei prossimi giorni e con il rischio di un eventuale scioglimento anticipato di Camera e Senato. Ciò potrebbe comportare il rischio di un ritorno ai nastri di partenza proprio sul tema pensioni.

Gli italiani, intanto, aspettano.

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