Il riconoscimento dei permessi 104 per il lavoratore che si prende cura del familiare disabile è definitivo oppure è soggetto a rinnovo? Non esiste una risposta univoca: essendo strettamente legato alla disabilità, ne segue le sorti. Che cosa significa? Per capirlo meglio facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire come si arriva al riconoscimento della 104.

Revisione invalidità: la 104 può essere revocata. Che cosa succede ai permessi?

Quando la commissione medica dell’Asl riconosce l’invalidità, ne certificherà anche lo stato. Oltre alla percentuale viene infatti specificato se l’invalidità ha carattere definitivo e di conseguenza irreversibile oppure, al contrario, transitorio e potenzialmente migliorabile.

In questo secondo caso sarà fissato un termine di revisione per una verifica delle condizioni del disabile. Dall’esito di questo controllo dipende anche la conferma dei permessi 104. Se il disabile non si presenta perde i diritti, anche quelli collegati come nel caso dell’assistenza del familiare che usufruisce di permessi 104 retribuiti. Stessa cosa accade intuitivamente se la verifica dà esito negativo.

Nel primo caso, invece, l’invalidità viene considerata definitiva e non migliorabile.

Diverso dalla revisione è il rinnovo. A chiederlo può essere il soggetto stesso, qualora ritenga che vi sia stato un aggravamento delle sue condizioni (che potrebbe portare ad un aumento della percentuale di invalidità). Anche in questo caso sarà necessaria una visita medica specifica di accertamento. Ovviamente questa ipotesi non riguarda chi si è già visto riconoscere lo stato di massima gravità e indennità di accompagnamento in modo irreversibile a seguito di patologia non soggetta a miglioramento.