Alcuni cittadini stanno ricevendo cartelle esattoriali dalla Regione con cui l’ente contesta l’omesso pagamento del bollo auto relativo all’anno 2018 e precedenti. Sono legittime queste cartelle oppure è giusto fare ricorso per sopraggiunta prescrizione?

Per capire quando è ammesso il ricorso bollo auto per prescrizione dobbiamo richiamare quelli che sono i termini entro cui la tassa può considerarsi prescritta.

La prescrizione

In base all’attuale normativa, il mancato pagamento del bollo auto si prescrive con il decorso del terzo anno successivo a quello in cui doveva essere effettuato il pagamento.

In altri termini se non si paga la tassa, la Regione non può più pretenderla laddove siano passati tre anni dalla scadenza.

Quindi, ad esempio, al 31 dicembre 2021 si è prescritto il bollo auto di competenza del 2018, così come al 31 dicembre 2022 si prescriverà quello di competenza del 2019. Il bollo del 2022 si prescriverà al 31 dicembre 2024.

Il ricorso bollo auto per prescrizione

Se nel corso del triennio la Regione provvede, però, a notificare un avviso di pagamento, ciò interrompe il termine di prescrizione. Quindi, ad esempio, con riferimento al bollo del 2018, il consiglio di qualsiasi studio legale sarà che:

  • se la Regione, entro il 31 dicembre 2021, non ha contestato mai nulla al contribuente, è possibile fare ricorso bollo auto per prescrizione
  • se nel 2019, 2020 o 2021 la Regione ha inviato l’avviso di mancato pagamento, il ricorso bollo auto per prescrizione non è, oggi, possibile in quanto in tal caso il termine di prescrizione si è interrotto e slitta di 3 anni (ad esempio, se l’avviso di mancato pagamento è stato notificato nel 2020, il nuovo termine di prescrizione è diventato il 31 dicembre 2023).

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