Tutti i beneficiari del reddito di cittadinanza da marzo scorso, avrebbero dovuto integrare la documentazione entro il 25 ottobre scorso per non perdere la ricarica mensile; a chi non ha provveduto, l’erogazione del sussidio è stata sospesa. In media una famiglia su dieci non ha integrato il modulo scaduto e, quindi, non si è vista accreditare il reddito di cittadinanza ad ottobre. Perché? Qualcuno, probabilmente, non aveva i requisiti aggiornati per il reddito di cittadinanza. E’ verosimile che questi non potranno aggiornare la loro pratica neppure in ritardo e, quindi, il sussidio decade.

In altri casi i lettori ci hanno scritto per giustificare il loro mancato adempimento dell’obbligo di integrazione del modulo.

Non ho ricevuto nessun sms  o messaggio dall’Inps in ottobre e quindi  non ho pensato di fornire  i nuovi documenti   sapendo di non fare parte di quel gruppo.Purtroppo non ho ricevuto  la ricarica. Devo fare anch’io ancora la richiesta? Grazie. 

Quando si fa domanda del reddito di cittadinanza si seleziona un metodo di contatto: il richiedente inserisce il proprio numero di telefono e se questo cambia è suo onere aggiornare la pratica. L’Inps non ha segnalato errori nell’invio automatico degli SMS, fatto a tutti i richiedenti di marzo scorso del sussidio. Sarebbe difficile, dunque, dimostrare che non è stato ricevuto l’SMS. Ad ogni modo, se anche così fosse, questo messaggio di allerta era solo un reminder. Chi ha presentato domanda a marzo ha utilizzato un modulo di validità temporanea perché la legge è stata in seguito aggiornata. E’ onere del richiedente leggere le condizioni della propria domanda.

Purtroppo, dunque, non c’è modo, se non è stata fatta l’integrazione (adempimento a cui erano tenuti TUTTI i primi beneficiari e non solamente alcuni di essi selezionati), di recuperare la mensilità di ottobre. Quello che si può fare, invece, è provvedere quanto prima all’integrazione richiesta in modo da riattivare il sussidio e interrompere la sospensione del reddito di cittadinanza.

Dal momento in cui si integrano i documenti sarà, infatti, nuovamente riconosciuto il RdC: gli arretrati però si intendono persi e su questo non c’è modo di fare ricorso anche se non è stato ricevuto il messaggio Inps di allerta.