I percettori dell’assegno di inclusione, ricevono l’accredito mensile dell’importo spettante sulla carta ADI, ossia la c.d. carta di inclusione. Un accredito che, fino a che permangono i requisiti per il diritto al sussidio, sarà per 18 mensilità rinnovabili (previa sospensione per un mese) per altre 12 mensilità.

La carta di inclusione è distribuita da Poste Italiane. Il suo utilizzo è limitato, nel senso che la si può utilizzare solo per fare determinate operazioni e NON può essere utilizzare per fare altro.

A questo proposito giunge in redazione un quesito.

“Salve, sono un percettore di assegno di inclusione e, quindi, titolare della relativa carta su cui mi arriva l’accredito mensile. Lo scorso mese è venuta a mancare mia madre. Io sono l’unico figlio erede. In eredità è andata anche una somma che mia mamma aveva disponibile sul suo libretto di risparmio. L’importo ammonta a circa 5.000 euro. Io non ho nessun c/c aperto e nemmeno un libretto postale. Attualmente ho solo la carta di inclusione e una PostePay. Sono a chiedere se posso chiedere alle Poste di accreditarmi i predetti 5.000 euro sulla mia carta inclusione, invece, che sulla PostePay.”

Cosa si può pagare

L’assegno inclusione, come noto, dal 1° gennaio 2024 sostituisce il reddito di cittadinanza. Per gli aventi diritto che ne fanno domanda, il sussidio è pagato sulla carta inclusione che viene distribuita tramite Poste.

La carta inclusione può essere utilizzata solo per scopi specifici. In particolar la si può utilizzare per:

  • acquistare beni di prima necessità;
  • pagare le utenze (acqua, gas, luce, ecc.);
  • fare un bonifico mensile per pagare l’affitto di casa;
  • fare un bonifico mensile per pagare la rata del muto di casa.

Si può utilizzare la carta di inclusione per prelevare in contanti. Il prelievo, tuttavia, non può superare 100 euro mensili. Detto importo aumenta in funzione della c.

d. scala di equivalenza che tiene conto della composizione del nucleo stesso.

La carta inclusione è ricaricabile?

Il legislatore impone dei divieti di utilizzo della carta inclusione. Non la si può utilizzare all’estero e per gli acquisti on-line o mediante servizi di direct-marketing. Non può essere utilizzata per l’acquisto di beni e servizi che rientrano nel seguente elenco:

  • giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità;
  • acquisto, noleggio e leasing di navi e imbarcazioni da diporto, nonché servizi portuali;
  • armi;
  • materiale pornografico e beni e servizi per adulti;
  • servizi finanziari e creditizi;
  • servizi di trasferimento di denaro;
  • servizi assicurativi;
  • articoli di gioielleria;
  • articoli di pellicceria;
  • acquisti presso gallerie d’arte e affini;
  • acquisti in club privati;
  • acquisto di sigarette, anche elettroniche, di derivati del fumo;
  • giochi pirotecnici;
  • prodotti alcolici.

La carta inclusione non è una carta prepagata e non è legata a nessuno conto corrente del titolare. Inoltre non funziona come una carta ricaricabile come lo è, ad esempio, la PostePay. La carta è abilitata solo a ricevere l’accredito dell’importo assegno inclusione e per fare gli acquisti ammessi. Pertanto, venendo al quesito del lettore, questi non potrà chiedere l’accredito dei 5.000 euro sulla carta. Potrà, invece, chiedere che detto importo sia messo sulla PostePay o in alternativa può chiedere di aprire un conto corrente o un libretto di risparmio.