Sul ricalcolo delle pensioni INPS arrivano i conguagli fino a ben 500 euro. Con un bonus fino a 12 euro. Vediamo allora, nel dettaglio, chi prende e chi perde sul cedolino della propria pensione. Perché, proprio in base alla revisione dei calcoli, ci sono migliaia di pensionati INPS che hanno ricevuto più di quanto spetta.

Ed in tal caso il conguaglio sarà a debito. Oppure, dal ricalcolo delle pensioni per tanti altri il conguaglio sarà a credito con la possibilità di conoscere la maggiore somma spettante direttamente online.

Ovverosia, dal sito Internet dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale con accesso tramite le credenziali. Precisamente, con identità digitale SPID. Oppure con la Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Oppure ancora muniti di Carta di Identità Elettronica (CIE).

Ricalcolo delle pensioni: arrivano i conguagli fino a 500 euro con un bonus fino a 12 euro. Vediamo chi prende e chi perde sul cedolino

Nel dettaglio, sul ricalcolo delle pensioni è vero che per molti arrivano i conguagli, a credito o a debito, fino a 500 euro. Ma è anche vero che c’è un bonus di 12 euro. Ovverosia, con i conguagli a debito che sono pari o inferiori alla soglia dei 12 euro non si procederà al recupero. Quindi, in tal caso, si tratta in tutto e per tutto, data la cifra modesta, di una gentile concessione da parte dell’INPS e, di riflesso, da parte dello Stato italiano.

In particolare, il ricalcolo delle pensioni può scattare a seguito di verifiche legate alla situazione reddituale ed alla composizione del nucleo familiare. Per esempio, se il pensionato vive o no con la moglie. O se in famiglia ci sono altri componenti a carico. Ed in ogni caso, se scatta il conguaglio, il pensionato da parte dell’INPS riceverò un’apposita comunicazione.

Assegni INPS dal 2022 saranno più alti, ecco come grazie alla rivalutazione

Al netto del ricalcolo delle pensioni, inoltre, ricordiamo che dal prossimo anno gli assegni INPS saranno più alti.

E questo dopo che, per la rivalutazione delle prestazioni pensionistiche, è stato fissato un tasso di rivalutazione annuo lordo provvisorio all’1,7%. Così come è riportato in questo articolo.