Quando parliamo di importo pensione ci riferiamo solitamente a quello che chi smette di lavorare percepirà. Potrebbe essere utile però anche spiegare in che modo questo assegno può cambiare negli anni. Quanto e come. Vediamo qualche scenario utile a capire meglio di cosa parliamo.

L’importanza delle simulazioni

Ci siamo: dopo tanta attesa e duro lavoro arriva l’agognato traguardo della pensione. Ma l’importo non era quello sperato. Ecco perché prima di tutto è bene calcolare la pensione futura netta prima di prendere la decisione di smettere di lavorare.

Salvo poi pentirsi.

Dopo quanti anni dal primo pagamento aumenta la pensione?

Quello che un lavoratore può fare in modo autonomo per cercare di aumentare la pensione futura durante la carriera è implementare i contributi volontari, mediante previdenza complementare. Molti però trascurano l’importanza di questa scelta da giovani e si ritrovano a pensarci troppo tardi, ricorrendo non di rado anche a prestiti per pensionati, cessione del quinto della pensione e altri metodi di indebitamento per avere liquidità dopo il ritiro dal lavoro.

Ma cosa rispondere a chi si chiede se dopo un tot di anni dal primo pagamento la pensione aumenta in automatico?

Rivalutazioni assegno

Tutti gli anni alle pensioni viene applicato il cd coefficiente di rivalutazione, che serve ad adeguare l’importo al costo della vita medio. L’obiettivo sarebbe quello di mantenere sempre costante il potere di acquisto delle pensioni anche se l’esperienza ci insegna che non sempre ciò accade nel concreto. Addirittura dopo gli entusiasmi per gli annunciati maxi aumenti delle pensioni a gennaio 2024, sembrerebbe dalle ultime news che il Governo stia facendo un passo indietro frenando e riducendo la percentuale. Il che ha suscitato non poca preoccupazione in tante persone che già faticano oggi a vivere di pensione in Italia.

Supplemento pensione dopo 5 anni

Diversa dalla rivalutazione delle pensioni, che come abbiamo visto è annuale e automatica, è il cd supplemento pensione.

Questo ricalcolo si può chiedere a partire da 5 anni dalla data di pensionamento. Ma a chi spetta e come funziona? E’ uno strumento di cui si sa poco.

Presupposto fondamentale è che ci siano contributi versati dopo la pensione. E del resto non sono pochi coloro che continuano in qualche modo a lavorare dopo la pensione, magari part time o a partita IVA. Ovviamente se il tipo di pensione lo permette, cosa che è sempre meglio verificare prima.

L’assegno di Supplemento di Pensione può essere richiesto a patto che siano trascorsi almeno 5 anni dalla maturazione della pensione o da una richiesta precedente di supplemento.
L’unica deroga è prevista per chi ha già compiuto l’età minima richiesta per la pensione di vecchiaia. In questo caso basta che siano trascorsi 2 anni dalla pensione o da una precedente richiesta di supplemento.