Più di un lettore mi ha scritto che preso dall’euforia di andare in pensione ha presentato le dimissioni per pensionamento con Quota 100 o Opzione donna. Poi successivamente, si sono pentiti di questa scelta e vorrebbero ritirare le dimissioni. Ebbene vediamo se ciò è possibile in base alla normativa vigente, rispondendo ad una nostra lettrice: Salve, volevo sapere se posso ritirare le dimissioni presentate per aderire all’Opzione donna, mi sono resa conto dopo averle presentate che è troppo penalizzante e vorrei restare ancora a lavoro per avere un assegno più alto. Lavoro nella Pubblica Amministrazione, la ringrazio in anticipo per l’attenzione. 

Revoca dimissioni nel pubblico impiego

Quando un lavoratore decide di licenziarsi, in questo caso per pensionamento, e presenta le dimissioni, queste non devono essere accettate dall’ente in quanto sono efficaci dal momento in cui vengono presentate all’amministrazioni, divenendo pertanto irrevocabili.

Solo se l’ente da il consenso è possibile la revoca tardiva, come specificato dalla Corte di Cassazione nella sentenza n. 2909/1985. Si è reso necessario applicare questa norma per evitare disparità di trattamento fra i lavoratori.

Inoltre, l’accettazione delle dimissioni determina la cessazione del rapporto di lavoro, l’ente nel tempo di preavviso ha la possibilità di sostituire il dipendente con una nuova assunzione. Quindi, la scelta di uscire prima dal lavoro, secondo la riforma pensionistica in vigore, deve essere fatta con molta prudenza e ponderazione, bisogna considerare tutte le variabili.

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