Il regime sostitutivo Irpef del cosiddetto “forfettario” presto potrebbe subire una netta modifica,
almeno per quanto riguarda l’innalzamento dell’aliquota unica, dall’attuale 15% al 23%.
La proposta arriva dal Direttore Generale delle Finanze del MEF, la professoressa Fabrizia Lapecorella, la quale, in occasione dell’audizione del 26 marzo 2021 che si è svolta presso le Commissioni Riunite Finanze di Camera e Senato, ha parlato delle possibili modifiche al nostro sistema fiscale; lo scopo principale è quello di recuperare nuove risorse finanziarie.
Secondo Lapecorella, l’Attuale aliquota prevista per il regime forfettario è troppo bassa e, “sul piano dell’equità orizzontale”, molto discutibile.

Ma non solo, sarebbe anche opportuno ritoccare i “coefficienti di redditività”. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Regime forfettario 2021

Il “forfettario”, sostanzialmente, non è nient’altro che un regime “agevolato e sostitutivo”.
Accedono al regime forfetario i contribuenti che, nell’anno precedente, hanno:

  • conseguito ricavi non superiori a 65.000 euro;
  • sostenuto spese per un importo complessivo non superiore a 20.000 euro lordi per lavoro accessorio, lavoro dipendente e compensi a collaboratori.

Il reddito imponibile viene determinato, appunto, in modo forfettario, ossia applicando all’ammontare dei ricavi conseguiti il coefficiente di redditività previsto per l’attività esercitata, meno i contributi previdenziali obbligatori.
Al reddito così determinato si applica un’unica imposta del 15% (5% per i primi cinque anni di attività) sostitutiva di quelle ordinariamente previste, ossia:

  • imposte sui redditi;
  • addizionali regionale e comunale;
  • Irap.

Il MEF chiede di aumentare l’aliquota del Regime Forfettario al 23%

Il Direttore Generale delle Finanze del MEF, la professoressa Fabrizia Lapecorella, nel corso dell’audizione del 26 marzo 2021 che si è svolta presso le Commissioni Riunite Finanze di Camera e Senato, ha proposto alcune importanti modifiche al regime forfettario.
La sottrazione alla progressività dell’imposta ordinaria, spiega Lapecorella, “è assai discutibile sul piano dell’equità orizzontale”.

Soggetti che percepiscono redditi di altra natura subiscono un livello di tassazione decisamente superiore.
Qualora si volesse salvaguardare la semplificazione degli adempimenti prevista dal regime e al contempo  ridurre tali disparità di trattamento fiscale, Lapecorella suggerire di aumentare l’aliquota dell’imposta sostitutiva al livello della prima aliquota dell’Irpef, cioè dal 15% al 23%.

Modifiche anche ai Coefficienti di Redditività

In ogni caso, viene spiegato nel report del Ministero dell’Economia e delle Finanze, oltre all’innalzamento dell’aliquota dell’imposta sostitutiva del regime forfettario, sarebbe opportuno aggiornare i coefficienti di redditività, ormai datati al periodo in cui la soglia dei ricavi e compensi era pari a 25.000 euro (contro gli attuali 65.000 euro). Oggi, questi coefficienti di redditività appaiono “non coerenti con la struttura dei costi di imprese di dimensioni meno contenute”.

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