Salve, sono un disoccupato quarantenne. Ho fatto domanda di reddito di cittadinanza e sto aspettando l’esito dell’Inps che, salvo imprevisti, immagino dovrebbe essere positivo e di accoglimento della domanda visto e considerate le mie condizioni economiche. Non ho casa di proprietà nè auto. Mio fratello vive in Germania (dove si è sposato) e mi sta consigliando da tempo di raggiungerlo e cercare lavoro lì. Parlo abbastanza bene tedesco perché fino a 13 anni la mia famiglia ha vissuto a Berlino. Ora il mio dubbio è: almeno fino a che non troverò lavoro manterrò il diritto al reddito di cittadinanza o il solo fatto di andare all’estero mi fa perdere il sussidio?

Per rispondere al dubbio del lettore in merito al diritto al reddito di cittadinanza per chi va all’estero partiamo proprio dalla fine: occorre capire che cosa si intenda per “andare all’estero a cercare lavoro”? L’idea è quella di trasferire la residenza o permanere a tempo indeterminato nel Paese estero oppure solo quella di partire per qualche giorno in modo da poter toccare con mano la situazione e rendersi conto della fattibilità del progetto? Lo scenario è differente in base alla posizione considerata.

Tra i requisiti del diritto al reddito di cittadinanza c’è la residenza in Italia. Chi si trasferisce all’estero perde il sussidio. Peraltro nella fase 2 del RdC è prevista la partecipazione attiva per l’inserimento nel mondo del lavoro quindi bisognerà presentarsi presso i centri per l’impiego. Ciò significa che, anche quando non si trasferisce in via ufficiale la residenza, assenze prolungate dal territorio italiano emergerebbero.

Diverso il discorso di chi passa pochi giorni all’estero, il che può essere considerato quasi alla stregua di una vacanza, cosa non vietata in senso assoluto ai percettori del RdC, con l’aggiunta dell’incentivo a cercare lavoro. In tal caso ricordiamo solo due cose:

  • il reddito di cittadinanza non può essere speso all’estero (la card non funziona nei circuiti fuori dall’Italia);
  • chiunque trovi lavoro è tenuto a comunicarlo all’Inps.