Il reddito di cittadinanza è riservato a chi ha un Isee basso o nulla. Ma tra i beneficiari l’assegno non sarà per tutti uguali. I nullatenenti avranno diritto alla cifra intera mentre in tutti gli altri casi si avranno delle decurtazioni perché quella che viene riconosciuta è la differenza che manca ai 780 euro. L’ultima indiscrezione dalla Nota di aggiornamento al Def. L’importo del modulo di cittadinanza sarà rimodulato sulla base di alcuni requisiti. Ecco la risposta a due FAQ diffuse in rete dopo la diffusione della nota sopra citata: calcolo reddito di cittadinanza per chi ha casa di proprietà e possibilità di inviare più domande singole da parte di membri di un unico nucleo familiare.

Reddito di cittadinanza meno l’affitto fittizio per chi ha casa di proprietà

La prima scelta che appare confermata è quella di addebitare una sorta di affitto fittizio ai beneficiari del reddito di cittadinanza che possiedono casa di proprietà. A conti fatti questi ultimi riceveranno circa il 50% dell’importo totale di 780 euro. Questo per equiparare la loro situazione a quella degli altri beneficiari che devono pagare l’affitto sottraendo l’importo del canone di locazione da quello del reddito di cittadinanza appunto.

Più persone dello stesso nucleo familiare possono chiedere il reddito di cittadinanza

Il reddito di cittadinanza è personale: questo significa che, se ne ricorrono i requisiti, anche più componenti dello stesso nucleo familiare possono fare domanda (a condizione che ognuno di essi possa certificare di avere entrate sotto la soglia di povertà).
Resta fermo che i beneficiari del reddito di cittadinanza dovranno dare disponibilità di 8 ore settimanali per i lavori di pubblica utilità per il proprio comune di residenza.