A seguito alla pubblicazione del sito ufficiale per le domande di reddito di cittadinanza, ci sono arrivate in redazione alcune richieste di chiarimento in merito ai requisiti di accesso e ad eventuali canali agevolati per disabili e invalidi civili. Effettivamente proprio su questo punto il portale sembra essere un po’ lacunoso. Riportiamo di seguito una lettera che riassume i dubbi di molti lettori in queste condizioni (qui abbiamo riportato un altro sfogo).

Buongiorno
Sono una donna di 43 anni ho perso il lavoro nel 2009.

Dopo mi sono ammalata e mi hanno rilasciato l’ 80% di Invalidità per patologia (depressione sfociata in pscosi grave perché avevo perso il posto fisso perché la ditta ha chiuso). Oramai sono 10anni che non lavoro e non percepisco reddito. Solo dal 2013 mi hanno dato una pensione di invalidità di 290€al mese (che non mi consente di essere autonoma e di andarmene via di casa dei miei genitori che sono tutte e due pensionati). Ora sto svolgendo da dicembre 2018 un tirocinio formativo datomi dall’ ufficio collocamento disabili (io son iscritta al collocamento mirato oltretutto) e prendo facendo part-time la mattina dalle 8,30-13 solo 200€ al mese ma mi finisce a maggio 2019. Quindi tornerò a percepire solo la piccola pensione d invalidità. Sto facendo contabile amministrativa nel tirocinio e me la cavo pure bene quindi pur di lavorare mi faccio sfruttare diciamo perché tanti non mi assumeranno mai, me l’ hanno fatto capire le mie colleghe.anche se avrebbero bisogno di personale. Tornando al reddito di cittadinanza io vorrei usufruirne, perché mi spetta per diritto dato che sono disoccupata da quasi 10 anni ma essendo che abito con i miei che sono pensionati l’ idee supera il minimale ma i miei mi danno solo da mangiare e da dormire per non farmi stare in mezzo ad una strada. Io che vorrei avere un lavoro, sono una persona seria che mi impegno tanto sul lavoro non posso usufruire di questa inclusione sociale di questa legge?? E come faccio a trovarmi un lavoro a questa età oramai ed essere finalmente autonoma e non gravare sui miei come e’ giusto che sia?? Se potete rispondermi e aiutare a trovare una via per uscire da questo mio dramma sociale lavorativo familiare.

Requisiti reddito di cittadinanza per invalidi civili

Per ottenere il rdc i titolari di invalidità civile devono soddisfare alcuni determinati requisiti, quali:

essere cittadini maggiorenni italiani o dell’Unione Europea, oppure cittadini di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
essere residenti in Italia per almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo;
mantenere la residenza per tutta la durata del sussidio (il reddito di cittadinanza si perde per trasferimenti all’estero);
rientrare in un valore ISEE inferiore a 9.360 euro;
non superare un valore del patrimonio immobiliare, esclusa la prima casa, di 30.000 euro;
avere un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro per il single, incrementato in base al numero dei componenti della famiglia (fino a 10.000 euro), alla presenza di più figli (1.000 euro in più per ogni figlio oltre il secondo) o di componenti del nucleo familiare con disabilità (5.000 euro in più per ogni componente disabile);
rientrare in un valore del reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza (pari ad 1 per il primo componente del nucleo familiare, incrementato di 0,4 per ogni figlio o componente maggiorenne e di 0,2 per ogni minorenne, fino ad un massimo di 2,1). Tale soglia passa a 7.560 euro per la Pensione di cittadinanza. Per chi paga un affitto, la soglia è ulteriormente elevata a 9.360 euro.
In merito ai requisiti veniamo dunque alle eccezioni previste per i titolari di disabilità.

Prima di tutto i soggetti disabili titolari di legge 104 sono esenti dall’obbligo di non aver immatricolato veicoli nei 6 mesi precedenti autoveicoli di cilindrata superiore ai 600 cc o un motoveicolo di cilindrata superiore ai 250 cc nei due anni precedenti.

Canali specifici sono previsti anche in merito al patto di lavoro. L’agevolazione più importante riguarda il fatto che le tre offerte di lavoro del centro impiego non potranno comunque mai superare i 250 km. E questo vale anche se il richiedente non è disabile ma appartiene ad un nucleo familiare in cui è presente un soggetto titolare di legge 104. Analoga eccezione è prevista per i nuclei familiari con minori a carico.