La fruizione del reddito di cittadinanza (Rdc) non si ferma anche se, a causa dell’emergenza Covid-19 che imperversa sul nostro Paese, subisce un nuovo stop nella fase 2 delle politiche attive del lavoro (il decreto “Cura Italia” ha, infatti, previsto che ferma restando la fruizione dei benefici economici, considerata la situazione di emergenza sul territorio nazionale relativa al rischio di diffondersi del virus, al fine di limitare gli spostamenti delle persone fisiche ai casi strettamente necessari, sono sospesi per due mesi dall’entrata in vigore del decreto stesso, ossia fino a metà maggio: gli obblighi connessi alla fruizione del reddito di cittadinanza, e i relativi termini ivi previsti; le misure di condizionalità e i relativi termini comunque previsti per i percettori di NASPI e di DISCOLL; gli adempimenti relativi agli obblighi di cui all’articolo 7 della legge 12 marzo 1999, n. 68;  le procedure di avviamento a selezione, nonché i termini per le convocazioni da parte dei centri per l’impiego per la partecipazione ad iniziative di orientamento).

Nonostante la misura in commento sia ormai attiva dal marzo 2019, alcuni quesiti continuano ad essere posti dai percettori soprattutto in questo periodo di crisi sanitaria e conseguentemente economica e tra questi uno su tutti: come faccio a pagare il canone di affitto con la carta Rdc?

L’utilizzo della carta Rdc

Nel ricordare che stiamo parlando di un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari associato ad un percorso di reinserimento lavorativo e sociale, di cui i beneficiari sono protagonisti sottoscrivendo un Patto per il lavoro ed un Patto per l’inclusione sociale, il Rdc cui si ha diritto è dato dalla somma di una componente ad integrazione del reddito familiare (quota A) e di un contributo per l’affitto o per il mutuo (quota B), entrambe calcolate dalla procedura Inps sulla base delle informazioni rilevate dall’ISEE (il valore ISEE deve essere inferiore a 9.360 euro) e presenti nel modello stesso.

La quota B in caso di locazione della casa di abitazione, non può essere superiore a 3.360 euro annui pari a 280 euro mensili. In caso di mutuo della casa di abitazione, tale quota è al massimo pari a 150 euro mensili. Il beneficio è accreditato mensilmente sulla c.d. “Carta Rdc”, la quale, a titolo esemplificativo la si può utilizzare per fare alcune spese di beni di consumo; pagare utenze; prelevare mensilmente contanti pari a 100 euro moltiplicati per la cosiddetta ”scala di equivalenza” che è un parametro in base al numero e alla tipologia dei componenti la famiglia (es. se il parametro della scala di equivalenza è paria 2,1il massimo che si può prelevare è 210 euro); effettuare un solo bonifico mensile per il pagamento del canone di locazione della casa di abitazione del nucleo familiare; effettuare un solo bonifico mensile per il pagamento della rata del mutuo della casa di abitazione del nucleo.

Il pagamento del canone di locazione

Ma come faccio a pagare l’affitto con la carta Rdc? Devo prima prelevare e poi pagare in contanti al proprietario di casa? E come faccio a pagare un canone mensile di 300 euro se posso prelevare in contanti solo 100 euro mensili o al massimo 210 euro? Se la quota B del reddito di cittadinanza destinata alla locazione della casa corrisponde massimo a 280 euro mensili ed il mio canone da pagare è di 350 euro, posso utilizzare anche la parte relativa alla quota A? Sono queste le domande che spesso sono avanzate agli addetti ai lavori dai percettori del beneficio.

La risposta può essere data in maniera affermativa ad ognuna di esse. Infatti, sul sito del Ministero del Lavoro si apprende che con la carta Rdc è possibile effettuare “bonifico mensile SEPA/Postagiro in Ufficio Postale per pagare la rata dell’affitto, in favore del locatore indicato nel contratto di locazione, o la rata del mutuo all’intermediario che ha concesso il mutuo”.

Dunque, è sufficiente recarsi alle poste recarsi allo sportello interno e informare l’operatore della necessità di dover pagare il canone di affitto. L’operatore postale vi chiederà di compilare il modulo “Ordine di bonifico SEPA – Postagiro (disposto da Carta Reddito di cittadinanza), in cui andranno indicati: l’ordinante (corrispondente al percettore del reddito di cittadinanza); l’importo da pagare (in cifre ed in lettere); i dati del beneficiario (corrispondente al proprietario di casa); l’IBAN del beneficiario; la causale (ad esempio “pagamento canone di locazione mese di marzo 2020”).