Abbiamo già spiegato come si chiede la carta del Reddito di Cittadinanza 2019 emessa dalle Poste. La tessera sarà ricaricata con i 780 euro o con la quota residuale di sussidio spettante. Molti ancora i dubbi dei potenziali beneficiari interessati a fare domanda per il reddito di cittadinanza. Di Maio ha spiegato che cosa accade dopo che è stata consegnata la tessera RdC. Quest’ultima viene rilasciata dalle Poste a coloro che sono stati ritenuti idonei e la cui domanda per il RdC è stata quindi accettata.

L’importo (780 euro come tetto massimo del sussidio) si troverà già caricato in modo automatico sulla carta. Cosa accade dopo?

Il giorno seguente il beneficiario del sussidio riceverà una telefonata: a chiamare potrà essere un navigator del centro per l’impiego che si occupa di gestire la sua pratica oppure un’azienda privata. Nel primo caso viene proposta la firma del patto di lavoro con l’impegno a partecipare alla formazione e a svolgere 8 ore settimanali di servizi di pubblica utilità. Chi non firma viene segnalato e l’importo sulla carta viene bloccato.

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Nel secondo caso invece si riceverà direttamente una proposta di lavoro. Qual è la convenienza per un datore di lavoro nell’assumere una persona che ha diritto al reddito di cittadinanza? In pratica, spiega ancora Di Maio, l’importo corrispondente al reddito di cittadinanza che sarebbe spettato, viene corrisposto all’azienda sottoforma di sgravio fiscale per 18 mesi.

Tramite questo sistema, conclude Di Maio, i circa 5 milioni di persone che hanno diritto al sussidio, torneranno a spendere nell’economia reale e negli esercizi commerciali. E’ l’unico modo che abbiamo per ridare spinta ai consumi e all’economia. Già infatti la domanda interna era ferma da anni, ora, per la guerra dei dazi, è scesa anche l’esportazione.