Mentre si rincorrono le voci sulle possibili sorti del reddito di cittadinanza quando Giorgia Meloni, e la sua squadra di ministri, si insedierà al nuovo Governo, intanto c’è da capire se chi ne ha diritto può ancora oggi presentare, comunque, domanda anche se si parla che il sussidio potrebbe essere cancellato.

Inoltre chi già lo percepiva ed ha necessità di rinnovarlo ora, può averlo?

Che Giorgia Meloni, ed il Centrodestra tutto, sia stato sempre contro questa forma di reddito di cittadinanza è risaputo.

La leader di Fratelli d’Italia, fresca vincitrice al voto del 25 settembre 2022, non accetta che chi può ed ha la forza di lavorare debba stare a casa percependo un sussidio senza fare nulla. Mentre chi in realtà ha realmente necessità di sostegno e non può effettivamente lavorare è costretto a vivere con fonti di sostentamento al di sotto della soglia di povertà (si pensi agli over 60 senza lavoro, agli invalidi, a famiglie con molti figli a carico).

Per Meloni, quindi, il beneficio andrebbe cancellato e sostituito con uno strumento diverso che aiuti chi realmente va aiutato e che spinga, invece, con percorsi di formazione e creando posti di lavoro, chi può lavorare. Anche il Consiglio Europeo avanza proposte di modifica del reddito di cittadinanza (per tutti i Paesi europei).

Intanto per adesso, finché il nuovo governo non si formi e si insedi, il sussidio continua ad esistere nella forma attualmente previste e battezzata da chi lo ha fortemente voluto (Movimento 5 Stelle). Quindi, chi ne ha i requisiti, tutt’ora ne può fare richiesta e chi ha necessità di rinnovarlo può tutt’oggi rinnovarlo.

I requisiti reddituali e patrimoniali per il reddito di cittadinanza

Oltre a requisiti di cittadinanza e residenza, ricordiamo che come strutturato adesso, il sussidio spetta purché siano rispettati tutti i seguenti requisiti:

  • abbia un ISEE aggiornato inferiore a 9.360 euro annui
  • possieda un patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro
  • abbia un patrimonio finanziario non superiore a 6.000 euro che può essere incrementato in funzione del numero dei componenti del nucleo familiare e delle eventuali disabilità presenti nello stesso
  • deve avere un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicato per la scala di equivalenza. La soglia del reddito è elevata a 9.360 euro nei casi in cui il nucleo familiare risieda in una abitazione in affitto.

Inoltre è necessario che nessun componente del nucleo familiare possieda:

  • autoveicoli immatricolati la prima volta nei 6 mesi antecedenti la richiesta, o autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc oppure motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei 2 anni antecedenti (sono esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità);
  • navi e imbarcazioni da diporto.

La domanda e il pagamento

La domanda per avere il beneficio può essere presentata online direttamente dal sito istituzionale dedicato al reddito di cittadinanza (servono credenziali SPID).

E’ possibile rivolgersi anche a CAF o agli uffici postali.

La durata del sussidio è di 18 mesi. Trascorsi i quali si può rinnovare. Per averlo è necessario che il richiedente abbia un ISEE in corso di validità. Per il rinnovo del reddito è sufficiente rinnovare l’ISEE (quindi, non c’è necessità di ripresentare domanda).

Il reddito di cittadinanza, continua ad essere pagato come ricarica sulla c.d. carta Rdc (carta reddito di cittadinanza). Tale carte, funziona come una classica prepagata. Il legislatore stabilisce quali sono i specifici beni e servizi che si possono acquistare con questa carta e, quali, invece NO.

In particolare, si possono pagare con la carta Rdc:

  • prodotti alimentari
  • vestiti (non considerati tali i capi di lusso)
  • prodotti per l’igiene
  • canone di locazione
  • mutuo
  • utenze (luce, gas, ecc.)
  • acquisti medici o in farmacia (anche visite mediche o gli occhiali da vista)
  • benzina, gasolio, ecc.
  • libri
  • materiale scolastico
  • abbonamento ai mezzi pubblici
  • dispositivi multimediali (smartphone, oc, ecc.)
  • elettrodomestici
  • altri beni necessari al vivere quotidiano.

E’ possibile anche prevelare in contanti ma non oltre un certo limite mensile (che varia a seconda della composizione del nucleo familiare).

Sulla carta Rdc inoltre è stato pagato anche il bonus 200 euro del decreto Aiuti e sarà accreditato anche quello di 150 euro del decreto Aiuti ter.

Con la carta Rdc, invece, non si possono acquistare, ad esempio,  giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità; noleggio e leasing di navi e imbarcazioni da diporto, nonché servizi portuali; armi; materiale pornografico e beni e servizi per adulti; servizi finanziari, di trasferimento di denaro, assicurativi; articoli di gioielleria e di pellicceria.