“Chiesero un giorno a Sigmund Freud di sintetizzare la sua “ricetta” per difendere l’uomo dai mali oscuri che affiorano dal profondo. “Lieben und arbeiten”, “amare e lavorare” fu la risposta del fondatore della psicoanalisi. È, guarda caso, la stessa formula proposta all’uomo dal Nuovo Testamento, che pone al centro del suo messaggio amore e lavoro“, ha affermato Vittorio Messori.

Proprio l’amore e il lavoro, in effetti, sono il motore della società. Entrambi, infatti, nobilitano gli uomini, consentendo di costruire una comunità fondata su solidi valori grazie ai quali proiettarsi verso un futuro migliore.

Lo sa bene il governo guidato da Giorgia Meloni che ha deciso di apportare importanti cambiamenti al reddito di cittadinanza, volti a favorire l’inserimento delle persone nel mondo del lavoro. Ecco cosa c’è da aspettarsi.

Reddito di cittadinanza a chi può lavorare: partirà da 375 euro e senza rinnovo

Intervenuta nel corso dell’evento “Il lavoro al centro” di Fondimpresa a Roma, la ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha fatto sapere che nel corso delle prossime settimane verrà presentato il decreto che segnerà l’addio definitivo al reddito di cittadinanza.

I primi a non poter più beneficiare di tale sussidio saranno i cosiddetti occupabili, ovvero le persone in grado di lavorare, il cui nucleo famigliare non presenta soggetti disabili, ne minori e ne anziani. In tal caso, infatti, l’ultima erogazione del reddito di cittadinanza avverrà ad agosto. Tutti gli altri, invece, dovranno dire addio al reddito di cittadinanza a partire da gennaio 2024.

Al suo posto sarà introdotto un nuovo aiuto che prenderà il nome di MIA, ovvero Misura di inclusione attiva. Sempre in tale ambito il governo intende favorire l’occupazione, grazie all’introduzione di nuovi corsi di formazione. A tal proposito, sempre la ministra Calderone ha spiegato che:

“Entro il 2025 dobbiamo riportare al lavoro 3 milioni di persone, formarne 800 mila soprattutto giovani e donne, mentre a 300 mila soggetti dobbiamo dare competenze digitali. La modifica che propongo è che tutti debbano avere competenze digitali, con una spinta sulle nuove tecnologie senza discriminazioni che un domani possono portare a emarginazione dal mercato del lavoro”.

Per quanto concerne l’importo della Mia, invece, gli occupabili dovrebbero percepire 375 euro al mese, per un periodo di tempo predeterminato e non rinnovabile.

Al momento comunque, è bene sottolineare, si tratta solo di ipotesi. Bisogna infatti attendere il decreto ufficiale del Governo per capire quando farà ufficialmente il suo debutto Mia e soprattutto quali saranno i requisiti richiesti e gli importi erogati.