Aumentano ancora i percettori di reddito di cittadinanza in Italia. Soprattutto al Sud dove manca lavoro e la ripresa economica fatica ad arrivare.

Secondo i dati elaborati dal Inps, nei primi nove mesi del 2021 erano 1,68 milioni i nuclei familiari interessati al reddito di cittadinanza. Corrispondenti a 3,8 milioni di persone che, in percentuale, equivale al 6,3% della popolazione residente.

Reddito di cittadinanza, fino a 1.000 euro al mese

Fra i beneficiari di reddito di cittadinanza – fa notare l’Inps – circa uno su dieci percepisce la pensione di cittadinanza per un importo medio di circa 271 euro al mese.

I percettori del sussidio, invece, sono la maggior parte e percepiscono in media 578 euro al mese. Ovviamente l’assegno è calcolato sulla base della composizione del nucleo familiare: più è numeroso, maggiore è l’importo.

Il reddito di cittadinanza è anche cumulabile con gli assegni per il nucleo familiare e per una famiglia composta da due genitori con tre figli minori, il sussidio complessivo supera i 1.000 euro al mese.

Più nel dettaglio, una famiglia con quattro componenti percepisce mediamente 700 euro al mese di reddito di cittadinanza. Cifra che si somma con gli assegni familiari (o assegno unico universale) di oltre 300 euro al mese per due figli a carico.

Dati Inps, un quadro drammatico

I dati elaborati dal Inps per i primi nove mesi del 2021 evidenziano un quadro drammatico della situazione sociale in Italia. In pratica percepisce il reddito di cittadinanza una persona su 18. Il che equivale a dire che le condizioni di disagio e povertà si stanno allargando.

Il costo del reddito di cittadinanza pesa come un macigno sulle tasche degli italiani, ma lo sforzo ha consentito di evitare lo sprofondamento verso la povertà assoluta di milioni di persone.

Fatto curioso, dei 3,8 milioni di percettori del reddito di cittadinanza, meno del 10 per cento sono stranieri con regolare permesso di soggiorno.

La maggior parte sono italiani che vivono in prevalenza nelle regioni del Sud.

La Campania resta la regione capofila per numero di beneficiari del sussidio. Da sola sfiora per numero l’intero Nord Italia. Seguono la Calabria, la Puglia, la Sicilia, la Sardegna e il Lazio.