In Italia circolano circa 2,6 milioni di veicoli senza Rc auto. Una media superiore a quella della Ue che ci contraddistingue anche nel campo delle assicurazioni obbligatorie. Non solo evasione fiscale, quindi ma anche assicurativa.

Negli ultimi tempi il fenomeno si è acuito a causa della crisi economica. La pandemia non ha certo aiutato gli automobilisti e tanti veicoli circolano ancora sprovvisti di Rc auto. Col rischio che, in caso di sinistro, la vittima non ottenga un giusto risarcimento e che il guidatore devva risarcire di tasca propria i danni a terzi.

Rc auto, 2,6 milioni di veicoli senza assicurazione

Sulla scorta degli ultimi dati raccolti, l’Ania, Associazione nazionale delle imprese assicuratrici, ha stimato che nel 2019 circolavano in Italia 2,6 milioni di veicoli senza assicurazione. La cifra corrisponde al 5,9% del totale dei veicoli in circolazione sulle nostre strade. Si tratta di numeri che non si discostano da quelli registrati negli anni precedenti, ma che tenderanno a peggiorare a causa della crisi dovuta a pandemia.

Dal punto di vista geografico, se la media nazionale è del 5,9%, il fenomeno dell’evasione Rc auto è particolarmente marcato al Sud. Tale percentuale sale infatti al 9,4%, mentre al Nord scende al 3,8%. Dati che sono stati posti all’evidenza dal  presidente dell’Ania, Maria Bianca Farina, nel corso di un’audizione presso la commissione Finanze della Camera. Con l’occasione è stato precisato che

nella stima dell’Ania non sono inclusi i veicoli presenti nei depositi giudiziari e quelli che, rimessi in area privata, pur essendo immatricolati non circolano e quindi non sono assicurati“.

I costi dell’evasione

Per le compagnie assicuratrici, i costi dell’evasione dell’Rc auto comporta un mancato incasso di premi per circa 1 miliardo di euro. Costi che immancabilmente sono spalmati sulla collettività degli assicurati onesti che pagano regolarmente i premi.

Gli effetti sui vantaggi tariffari tendono infatti ad attenuarsi in ragione del progressivo aumento dell’evasione Rc auto.

Dal punto di vista territoriale, infatti, le polizze sono più care nelle province del Sud Italia rispetto a quelle del Nord.

Di ciò ne risente anche l’erario in termini di mancato gettito per le finanze pubbliche pari, a circa 280 milioni ogni anno in termini di imposte e contributi sui premi Rc auto.

Cosa rischia chi evade

Chi guida un veicolo senza assicurazione Rc auto rischia sanzioni pesanti. A disciplinare l’argomento è l’art. 193 del codice della strada che statuisce che

chiunque circola senza la copertura dell’assicurazione è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 849 ad euro 3.396.

La multa è ridotta del 50% se si provvede ad assicurare il veicolo entro il trentesimo giorno dalla scadenza della polizza. Fatto salvo il periodo di tolleranza dei primi 15 giorni. Sanzione altresì ridotta della metà se si provvede a regolarizzare l’Rc auto entro 30 giorni dalla violazione o si provveda alla demolizione del mezzo.

La sanzione raddoppia, invece, se si è recidivi. In particolare se si viene multati per la stessa violazione nell’arco di un biennio. In questo caso scatta anche il fermo amministrativo del veicolo.

Per quanto riguarda le sanzioni accessorie, è prevista la decurtazione di 5 punti dalla patente e il sequestro del veicolo, come previsto sempre dall’art. 193 del codice della strada. E se la sanzione amministrativa potrebbe essere poca cosa, quella del sequestro del veicolo è ben più pesante. Il trasgressore dovrà pagare le spese di prelievo, trasporto, dissequestro e custodia del mezzo fino a quando non verrà regolarizzata la polizza Rc auto.