Entro il 2 ottobre chi ha commesso delle violazioni, si pensi ad esempio ad una dichiarazione infedele, rispetto alla denuncia dei redditi, Iva, 770,  presentate per il periodo d’imposta 2021 e precedenti, può sfruttare il c.d. ravvedimento speciale.

Il ravvedimento speciale opera in alternativa al ravvedimento operoso ordinario. Sia ricorrendo all’uno che all’altro tipo di ravvedimento, si allungano i termini di accertamento.

Tuttavia per quanto i due istituti definitori abbiano diverse peculiarità in comune, tra i due c’è una grossa differenza che incide sui controlli del Fisco.

Vediamo nello specifico di cosa si tratta.

Il ravvedimento speciale

Il ravvedimento speciale, Articolo 1, commi da 174 a 178, legge n. 197 del 29 dicembre 2022 (legge di bilancio 2023) è una misura agevolativa che fa parte della c.d. pace fiscale.

L’agevolazione consiste nella possibilità di regolarizzare le violazioni commesse rispetto alla dichiarazione fiscali (redditi, Iva e Irap) periodo d’imposta 2021 e precedenti. Purché tali dichiarazioni siano state validamente presentate.

Il ravvedimento speciale permette di versare la sanzione prevista per la violazione commessa nella misura di 1/18 del minimo edittale irrogabile.

Come ribadito sul portale dell’agenzia delle entrate, grazie al ravvedimento speciale è possibile regolarizzare:

  • tutte le violazioni che possono essere oggetto di ravvedimento operoso, ex articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472, in relazione ai periodi d’imposta 2021 e precedenti, purché la dichiarazione del relativo periodo d’imposta sia stata validamente presentata;
  • le irregolarità relative ai redditi di fonte estera, all’imposta sul valore delle attività finanziarie estere (IVAFE) e all’imposta sul valore degli immobili situati all’estero (IVIE) che non siano individuabili con i controlli automatizzati delle dichiarazioni di cui all’articolo 36-bis del DPR n. 600 del 1973, anche se relative ad attività finanziarie e patrimoniali costituite o detenute fuori dal territorio dello Stato, nonostante la violazione dei predetti obblighi di monitoraggio.

Non è possibile sanare: le irregolarità emerse da controlli automatizzati, nonché le violazioni di natura formale (definibili ai sensi dei commi da 166 a 173 della Legge di bilancio 2023) le irregolarità relative agli obblighi di monitoraggio degli investimenti detenuti all’estero ai sensi dell’articolo 4 del decreto-legge 28 giugno 1990, n.

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Il ravvedimento ordinario

Quando parliamo di ravvedimento operoso ordinario, facciamo riferimento alle disposizioni di cui all’art.13 del D.Lgs 472/1997.

Grazie al ravvedimento il contribuente sistema una violazione commessa (omesso o carente versamento delle imposte, dichiarazione infedele, irregolarità formali, ecc.), di sua spontanea volontà. Regolarizzando la violazione, il contribuente potrà applicare alla sanzione prevista per la violazione commessa una riduzione, riduzione da ravvedimento operoso.

Più siamo vicini alla scadenza originaria dell’adempimento rispetto al quale è stata commessa la violazione maggiore sarà l’abbattimento previsto sulla sanzione ordinaria. Laddove invece il contribuente faccia passare più tempo per ricorrere al ravvedimento, le riduzioni sanzionatorie andranno via via a ridursi. Ecco perchè si parla di
n dettaglio si parla di: Ravvedimento sprint; Ravvedimento breve; Ravvedimento intermedio; Ravvedimento lungo; Ravvedimento lunghissimo.
A ogni tipo di ravvedimento corrisponderà un abbattimento percentuale sulla sanzione base prevista per la violazione commessa.

Ravvedimento speciale e ravvedimento ordinario. La differenza da sapere per evitare i controlli del Fisco

Fatta tale necessaria ricostruzione, veniamo alle differenze tra ravvedimento speciale e ravvedimento ordinario.

Il ravvedimento speciale può essere pagato anche a rate.

In particolare, il versamento del totale dovuto ai fini del ravvedimento puo’ essere effettuato in otto rate di pari importo con scadenza della prima rata fissata al 30 settembre 2023 (slitta al 2 ottobre). Le rate successive alla prima dovranno essere pagate: entro il 31 ottobre 2023, il 30 novembre 2023, il 20 dicembre 2023, il 31 marzo 2024, il 30 giugno 2024, il 30 settembre 2024 e il 20 dicembre 2024. Sono dovuti gli interessi nella misura del 2 per cento annuo.

Dunque è la stessa legge di bilancio 2023 a prevedere il pagamento rateizzato.

Anche chi ricorre al ravvedimento operoso può pagare a rate.

Rapportando alla parte di tributo versato, gli interessi e la sanzione ridotta a seconda della tempestività del versamento rispetto alla scadenza ordinaria. Ciò è possibile, per i soli tributi amministrati dall’Agenzia delle entrate, grazie al c.d. ravvedimento frazionato.

Attenzione però, a differenza del ravvedimento speciale, se tra una rata e l’altra del ravvedimento ordinario intercorre un controllo dell’Agenzia delle entrate, sull’imposta residua che non è stata ancora pagata l’Agenzia delle entrate chiederà il pagamento della sanzione piena prevista per la violazione commessa e oggetto di ravvedimento.

Non sarà possibile ricorrere al ravvedimento, nè speciale nè ordinario per le violazioni già contestate alla data di versamento di quanto dovuto o della prima rata, con: atti di liquidazione e di accertamento, compresi i c.d. avvisi bonari da controllo formale o automatico delle dichiarazioni fiscali.

Riassumendo…

  • Il ravvedimento speciale opera in alternativa al ravvedimento operoso ordinario;
  • per quanto i due istituti definitori abbiamo diverse peculiarità in comune, tra i due c’è una grossa differenza che incide sui controlli del Fisco;
  • non sarà possibile ricorrere al ravvedimento, nè speciale nè ordinario per le violazioni già contestate alla data di versamento di quanto dovuto per la violazione commessa.