L’Agenzia delle Entrate ha emesso nuove direttive in data 8 maggio 2024, volte a gestire e regolamentare le incongruenze emerse nella gestione degli aiuti di Stato e dei minimis durante il periodo d’imposta 2020. Queste istruzioni permettono ai contribuenti di adempiere volontariamente alle correzioni necessarie riguardo alla non iscrizione nei registri statali previsti.

Le cosiddette “lettere compliance Aiuti di Stato” saranno inviate ai soggetti che hanno mostrato discrepanze nei dati riportati nelle loro dichiarazioni fiscali, includendo le dichiarazioni dei Redditi, le dichiarazioni IRAP e il modello 770.

Tali comunicazioni saranno trasmesse attraverso PEC o via posta ordinaria, per coloro che non dispongono di un indirizzo di posta elettronica certificata.

Tutte le comunicazioni e le indicazioni dettagliate saranno disponibili anche nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate, nel Cassetto fiscale, sotto la sezione “L’Agenzia scrive – Comunicazioni relative all’invito alla compliance”. Qui, i contribuenti possono trovare informazioni come il codice fiscale, la denominazione, il numero identificativo e la data della comunicazione, oltre ai dettagli relativi agli aiuti ricevuti e alle dichiarazioni fiscali del 2020.

Il contenuto della comunicazione

Le principali irregolarità riscontrate e contestate con le lettere compliance Aiuti di Stato consistono nella mancata registrazione nei seguenti registri: il Registro Nazionale degli aiuti di Stato (RNA), il Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN) e il Sistema italiano della pesca e dell’acquacoltura (SIPA). Le discrepanze riguardano soprattutto dati non allineati con le normative degli aiuti di Stato, come riportato nel prospetto specifico delle dichiarazioni fiscali.

I contribuenti che si accorgono di errori nei campi delle dichiarazioni possono correggere la situazione tramite una dichiarazione integrativa con i dati aggiornati. Nel caso in cui gli errori non siano la causa della mancata registrazione, sarà necessario restituire gli aiuti ricevuti oltre a pagare gli interessi dovuti.

Per coloro che hanno beneficiato di aiuti fiscali classificati come “automatici” o “semi-automatici”, è prevista un’iscrizione massiva nei registri menzionati, nell’anno successivo alla presentazione delle dichiarazioni.

La regolarizzazione può essere eseguita attraverso un processo di auto-rettifica, permettendo così di evitare complicazioni future con l’Amministrazione finanziaria.

Lettere compliance Aiuti di Stato: come mettersi in regola

La procedura da seguire varia a seconda della natura dell’irregolarità, come specificato nel documento di prassi dell’Agenzia. Se l’irregolarità riguarda errori nei campi del prospetto “Aiuti di Stato” (ad esempio, codice attività ATECO, settore, codice regione, dimensione impresa), la regolarizzazione si concretizza con la presentazione di una dichiarazione integrativa corretta.

Se invece l’errore non riguarda questi campi, oltre alla dichiarazione integrativa, sarà necessario restituire le somme indebite con i relativi interessi.

In entrambi i casi, sono previste sanzioni, per le quali è possibile usufruire dell’istituto del ravvedimento operoso, facilitando così la risoluzione delle pendenze senza ulteriori penalità.

Riassumendo

  • l’Agenzia delle Entrate ha annunciato l’invio di lettere compliance sugli Aiuti di Stato (Provvedimento 8 maggio 2024)
  • le comunicazioni sulle irregolarità sono inviate via PEC o posta ordinaria.
  • le irregolarità riguardano la non registrazione nei registri RNA, SIAN e SIPA.
  • contribuenti possono correggere errori con una dichiarazione integrativa oltre alla restituzione degli aiuti (se dovuto), comprensivi di sanzione e interessi.
  • i dettagli della comunicazione sono disponibili anch3 nel Cassetto fiscale del sito dell’Agenzia delle Entrate.