Tra le misure del governo Lega-5 Stelle quella più a rischio di conferma per il prossimo anno potrebbe essere Quota 100. Quest’ultima, infatti, è stata la bandiera del Carroccio quindi il nuovo esecutivo potrebbe voler prendere le distanze (salvi invece più probabilmente non solo il reddito di cittadinanza ma anche il bonus Renzi). Eppure abbiamo visto che, rispetto alle aspettative, i costi della quota 100 sono stati inferiori (perché le adesioni sono state più contenute del previsto). Il governo, quindi, potrebbe non essere interessato ad abolire la quota 100.

Però potrebbero essere introdotte modifiche interessanti volte a risparmiare ancora di più sulla misura, senza però arrivare a cancellarla rischiando di perdere consensi.

Quota 100 ma con 64 anni di età: che cosa cambierebbe?

La Quota 100 richiede ad oggi 62 anni di età e 38 di contributi. Secondo le ultime indiscrezioni il governo starebbe valutando di alzare il requisito anagrafico di due anni. Servirebbero, dunque, 64 anni. Si discute se diventerà quota 102 o se, al contempo, sarà abbassato il requisito contributivo a 36 anni (ipotesi più probabile). Ciò permetterebbe alle casse dello Stato di risparmiare circa 12 miliardi in due anni. Tale modifica si basa sulla proposta di Alberto Brambilla, presidente di Itinerari Previdenziali, che già manifestato il proprio parere negativo nei confronti dello strumento previdenziale così formulato.

Riforma Quota 100: quali alternative possibili

Pd e Movimento 5 Stelle potrebbero anche pensare di reintrodurre il meccanismo dell’aspettativa di vita per chi aderisce alla pensione anticipata, inclusa quindi quota 100. Occhi puntati anche sul destino di Opzione Donna. Anzi quest’ultima sarebbe una decisione ancora più urgente posto che la sperimentazione quota 100 scade alla fine del 2021, mentre quella della pensione anticipata delle donne termina a fine 2019.

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