Tra il mese di dicembre 2023 e il mese di gennaio 2024, i pensionati italiani riceveranno pensioni più ricche del solito. E per svariati motivi. Infatti per i titolari di pensione, entriamo nel periodo dell’anno in cui in genere si ricevono mensilità aggiuntive, conguagli, arretrati e aumenti di assegni. E se non è una situazione salva crisi e salva potere di acquisto delle pensioni, poco ci manca.

Infatti i pensionati sono senza dubbio una delle fasce della popolazione che maggiormente ha subito i rincari del costo della vita, che non ha risparmiato nessun aspetto della vita di tutti i giorni, dalle bollette ai beni di prima necessità e per finire con i carburanti.

Ecco quindi che c’è molta attesa per i mesi di dicembre e gennaio. Ma cosa prenderanno effettivamente di più i pensionati e cosa riusciranno a portare a casa in più sulla loro pensione?

“Salve, sono Paolo e volevo capire se avevo diritto alla quattordicesima mensilità a dicembre. Infatti non l’ho ricevuta a luglio come tutti gli altri e l’INPS mi ha detto che dipendeva dalla mia data di nascita. Sono nato il 30 settembre 1959. Dovrei percepirla adesso visto che ho compiuto 64 anni di età? E se devo prenderla, mi sapete dire l’importo visto che come reddito ho solo la mia pensione di 1.020 euro al mese nel 2023?”

Dicembre e gennaio, i mesi ricchi per i pensionati, ecco perché

Come abbiamo detto i mesi di dicembre e gennaio sono quelli più favorevoli ai pensionati. E le motivazioni sono diverse. Si va dalla tredicesima per tutti alla quattordicesima per gli over 64 di fine anno. E poi ancora, l’indicizzazione al tasso di inflazione, i conguagli a favore tra inflazione previsionale e inflazione definitiva, gli arretrati. Sono questi i fattori che determinano il vantaggio in termini di soldi incassati dai pensionati in questi due mesi.

L’indicizzazione al tasso di inflazione è diversa a seconda dell’importo della pensione, perché il 100% di aumento rispetto al tasso di inflazione spetta solo ai pensionati con assegni fino a 4 volte il trattamento minimo INPS. Poi si va a scalare man mano che salgono le pensioni.

Anche la quattordicesima, che è l’oggetto del quesito del nostro lettore, è basata sull’importo della pensione normalmente percepita. E va detto che per la quattordicesima a dicembre l’importo è sensibilmente ridotto rispetto a quelli previsti per chi l’ha percepita a luglio.

Quattordicesima pensioni a dicembre? Ecco a chi tocca e in che misura

Il nostro lettore non prenderà la quattordicesima intera ma sarà commisurata ai mesi dell’anno successivi a quelli del compimento dei 64 anni di età. Lui avendo completato i 64 anni a settembre, ha diritto alla quattordicesima per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2023.

Per capire l’importo spettante, meglio riordinare le idee e capire come funziona davvero la quattordicesima. La mensilità aggiuntiva è basata sugli importi della pensione percepita e sui contributi versati durante la carriera. Questa mensilità in più spetta ai pensionati che hanno almeno 64 anni di età e una pensione non superiore a 2 volte il trattamento minimo 2023.

Ma gli importi sono più alti per chi ha un assegno fino a 1,5 volte il trattamento minimo INPS. E tanto per intenderci, parliamo di 563,74 euro. Quindi, per pensioni di importo fino a 845,61 euro, gli importi della quattordicesima sono:

  • 437,00 per pensionati con contributi pari o inferiori a 15 anni;
  • 546,00 per pensionati con contributi compresi tra i 15 e i 25 anni;
  • 655,00 per contribuzioni più alte.

Per pensioni superiori a 845,61 euro e non oltre 1.127,48 euro invece:

  • 336,00 per pensionati con contributi pari o inferiori a 15 anni;
  • 420,00 per pensionati con contributi compresi tra i 15 e i 25 anni;
  • 504,00 per contribuzioni più alte.

Quattordicesima ridotta: ecco perché c’è chi a dicembre prende meno

Come dicevamo, il lettore non ha diritto alla quattordicesima intera.

Perché ha diritto solo al periodo successivo al compimento dei 64 anni. Sono quindi 3 mesi, o meglio tre dodicesimi di quattordicesima. Lui prende una pensione di oltre 1.000 euro ma non oltre 1.127,48 euro. Presumiamo che nella sua carriera abbia avuto oltre 25 anni di contributi, anche perché senza questa carriera è difficile che sia riuscito ad entrare in pensione a 64 anni o prima.

Pertanto, stando alla regola, ha diritto a 126 euro di quattordicesima. Ovvero, 504,00 euro (importo per la fascia di contribuzione più alta per pensioni sopra 1,5 volte il trattamento minimo), diviso 12 moltiplicato 3 (i mesi di ottobre, novembre e dicembre).