Vediamo quanto si prende di pensione al netto e, nello stesso tempo, come compensare il 40% che si perde. E questo, in particolare, può succedere quando un residente all’estero si trasferisce in Italia.

Su quanto si prende di pensione al netto, infatti, c’è una norma in vigore che garantisce una tassazione agevolata sui redditi, inclusi quelli da pensione, quando il cittadino residente all’estero si trasferisce in alcuni comuni del Mezzogiorno d’Italia.

Quanto si prende di pensione al netto: come compensare il 40% che si perde

Su quanto si prende di pensione al netto, infatti, basti pensare che l’agevolazione ha una durata che è pari a ben 10 anni.

Con una tassazione agevolata su tutti i redditi prodotti all’estero che è pari a solo il 7%.

Pur tuttavia, su quanto si prende di pensione al netto, la tassazione agevolata non è comunque prevista, nel rispetto di tutte le altre condizioni, quando il cittadino residente all’estero prende come pensione solo quella dell’INPS.

Per chi torna in Italia c’è la flat tax sui redditi, ma non sempre è accessibile

Quindi, su quanto si prende di pensione al netto, in effetti per chi torna in Italia c’è la flat tax sui redditi. Una tassa piatta che è molto appetibile visto che è non solo molto bassa. Ma anche di durata pluriennale. Pur tuttavia, una delle condizioni previste per accedere alla tassazione agevolata è quella di percepire assegno estero. E non solo, come detto, la pensione erogata dall‘Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale.

Su quanto si prende di pensione al netto, la flat tax al 7% per i pensionati esteri che si trasferiscono nel Mezzogiorno d’Italia è una misura che, allo stesso modo, hanno adottato alcuni Paesi europei. E tra questi il Portogallo dove, facendo il percorso al contrario, molti pensionati italiani in passato si sono trasferiti. Così come è riportato in questo articolo.