Ho 61 anni e mezzo con 39 anni di contributi. Sono impiegata ministeriale e invalida civile al 100% dal 2018. Quando posso andare in pensione con la minor perdita sull’assegno pensionistico?

Ha diverse possibilità di uscita e tutte senza penalizzazione sull’assegno pensionistico.

Da una parte, al compimento dei 62 anni e attendendo i 6 mesi di finestra di attesa per la decorrenza della pensione (essendo lei impiegata del settore pubblico) può accedere alla pensione con quota 100. L’attesa sarebbe, quindi, di 6 mesi per il compimento dei 62 anni e 6 mesi di finestra per la decorrenza della pensione.

La quota 100, infatti, richiede almeno 62 anni di età ed almeno 38 anni di contributi per accedere e pur possedendo attualmente una somma 100 tra età e contributi, se non soddisfa il requisito anagrafico dei 62 anni l’accesso le è precluso.

Dall’altra parte, invece, strada leggermente più lunga, vi è la pensione anticipata con requisiti legge Fornero che richiede per le donne 41 anni e 10 mesi di contributi (per gli uomini 42 anni e 10 mesi) più una finestra di 3 mesi per la decorrenza della pensione. In questo caso, quindi, dovrebbe attendere 3 anni e 1 mese per poter accedere al pensionamento.

Pensione opzione donna: quando conviene

Altra strada di pensionamento, che potrebbe percorrere fin da subito (ma che non le consiglio per le pesanti penalizzazioni che comporta sull’assegno pensionistico) è l’opzione donna che richiede almeno 58 anni di età unitamente a 35 anni di contributi. Entrambi i requisiti devono essere stati maturati entro il 31 dicembre 2018 ed è necessaria una finestra di 12 mesi dal raggiungimento dei requisiti per la decorrenza del trattamento pensionistico. Lei in questo caso possiede i requisiti necessari per l’accesso da oltre 12 mesi e, quindi, non dovrebbe attendere la finestra di 12 mesi per la decorrenza della pensione. Il contro di questa misura, però, è il fatto che l’intera pensione sarà calcolata con il sistema contributivo con perdite, in alcuni casi, che arrivano anche al 30% dell’importo.

Per questo motivo non mi piace consigliare questa forma di pensionamento che a mio avviso è troppo penalizzante e conviene solo a chi riesce ad anticipare la pensione degli interi 7/8 anni. Nel suo caso, invece, accedendo all’opzione donna anticiperebbe solo di 1 anno rispetto alla pensione quota 100 e la penalizzazione, a mio avviso, non varrebbe la pena.

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