Vediamo quando il mal di schiena è invalidante. E quando, di conseguenza, la patologia da diritto alla legge 104. Dato che è vero che i problemi alla schiena nella maggioranza dei casi sono solo passeggeri. Per esempio a causa di una cattiva postura. Ma in realtà dietro a questi dolori, specie se sono frequenti, possono poi nascondersi delle patologie di una certa gravità. Fino ad arrivare a non poter lavorare. E nemmeno a svolgere le più semplici mansioni quotidiane.

Al pari dei problemi alla vista, così come è riportato in questo articolo, su quando il mal di schiena è invalidante serve sempre l’apposita certificazione.

Necessaria per capire se l’invalidità sia tale da poter accedere ai benefici ed alle agevolazioni che sono previste con la legge 104.

Quando il mal di schiena è invalidante (e da diritto alla legge 104)

Quindi, su quando il mal di schiena è invalidante tutto dipende dalla percentuale di invalidità che viene certificata in base alle apposite tabelle. Con il diritto alla legge 104 che si matura in genere quando i dolori alla schiena sono tali da incidere sul piano fisico ed anche psicologico.

Inoltre, nei casi più gravi, quando il mal di schiena è invalidante, si arriva al punto che il soggetto presenta in tutto e per tutto una disabilità. Che è collegata, nella fattispecie, alla ridotta capacità di deambulazione.

Come funziona la visita medica per l’accesso ai benefici della legge 104

Quando il mal di schiena è invalidante, e dà diritto alla 104, è necessario l’accertamento. Come sopra accennato. E questo avviene, presso la Commissione della Azienda USL competente per territorio, con la visita medica. A certificare la patologia invalidante è un’apposita commissione che accede al fascicolo elettronico del richiedente. Inoltre, la commissione è integrata con la presenza di un medico che è incaricato dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS).