Ecco quali saranno le prossime tre mosse della riforma pensioni. Con possibili novità già da tra due-tre settimane. Ovverosia, nel mese di febbraio del 2022 considerando che, dopo la pausa per le festività, il Governo italiano guidato dal premier Mario Draghi intende accelerare sul confronto. Quello con i Sindacati di Cgil, Cisl e Uil attraverso l’attivazione di tre tavoli tematici. Così come è riportato in questo articolo.

Nel dettaglio, su quali saranno le prossime tre mosse della riforma pensioni, c’è da precisare che si sta parlando della previdenza pubblica a partire dal 2023.

Visto che per l’anno in corso, con l’approvazione della legge di Stabilità, i giochi sono fatti. Prima di tutto con la Quota 102 che sostituisce la Quota 100 che è scaduta nel 2021. Ma anche con l’Ape Sociale 2022 rafforzata ed estesa. E con l’Opzione Donna che è stata a sua volta prorogata per un altro anno.

Quali saranno le prossime tre mosse della riforma pensioni: possibili novità già a febbraio 2022?

In particolare, su quali saranno le prossime tre mosse della riforma pensioni, la strada tracciata sarà quella del sistema di calcolo contributivo pieno. Come peraltro è stato dichiarato nelle scorse settimane proprio dal presidente del Consiglio Mario Draghi.

Questa è la prima delle tre mosse imposte dall’Esecutivo. Mentre le altre due sono riconducibili alle richieste formulate già da tempo dai Sindacati di Cgil, Cisl e Uil. Ovverosia, più flessibilità in uscita. E più tutele per i giovani attraverso l’introduzione della cosiddetta pensione di garanzia.

Le possibili novità a febbraio 2022 sulla previdenza pubblica

Chiarito quali saranno le prossime tre mosse della riforma pensioni, o comunque quali potrebbero essere, entro la fine del mese prossimo il quadro sulla previdenza pubblica dal 2023 dovrebbe essere più chiaro. Ovverosia, si capirà prima di tutto se davvero il Governo italiano accoglierà le istanze dei Sindacati. Con la Cgil, la Cisl e la Uil che, tra l’altro, chiedono il definitivo superamento della riforma Fornero.