Davvero può una pensione complementare essere obbligatoria? Ecco il caso Enasarco. Ovverosia, quando e come vanno in pensione gli agenti di commercio. Perché, rispetto ai contributi INPS che versano gli agenti di commercio, quelli all’Enasarco pur essendo integrativi sono nello stesso tempo pure obbligatori.

Tutto ciò è possibile in quanto l’Enasarco persegue delle finalità di pubblico interesse. Nonostante si tratti di un soggetto di diritto privato. Non a caso, il ministero italiano preposto alla vigilanza sull’operato dell’Enasarco è quello del Lavoro e delle Politiche Sociali.

In più, nel chiedersi come può una pensione complementare essere obbligatoria, i criteri di accesso alla pensione ordinaria di vecchiaia Enasarco non è che siano così facili da conseguire. Per quel che riguarda il requisito anagrafico, infatti, servono 67 anni di età per gli uomini. E 65 anni compiuti per le donne. SI tratta, nello specifico, di requisiti anagrafici vigenti dall’1 gennaio del 2021.

Può una pensione complementare essere obbligatoria? Il caso Enasarco. Quando vanno in pensione gli agenti di commercio

Inoltre, nel chiedersi come può una pensione complementare essere obbligatoria, per accedere alla pensione ordinaria di vecchiaia Enasarco servono almeno 20 anni di anzianità contributiva. Ma non finisce qui. In quanto c’è poi da rispettare il sistema delle quote. Come somma tra l’età anagrafica e l’anzianità contributiva. Precisamente, il rispetto di quota 91 per le donne. E di quota 92 per gli uomini.

Così come, nel chiedersi se può una pensione complementare essere obbligatoria, sulla previdenza Enasarco c’è un’altra criticità. In ottemperanza alla Legge numero 29 del 7 febbraio del 1979. Vediamo allora, nello specifico, di cosa si tratta.

Nessuna ricongiunzione dei contributi Enasarco agenti di commercio con quelli INPS

Gli agenti di commercio che versano i contributi Enasarco sono sostanzialmente ingabbiati. Proprio ai fini della maturazione dei requisiti per la pensione. In quanto gli anni di contribuzione Enasarco non possono essere oggetto di ricongiunzione presso l’INPS.

Si tratta di un’ulteriore risposta a come può una pensione complementare essere obbligatoria. Eppure, ad oggi è proprio così.