La proroga delle rate della rottamazione delle cartelle ad opera del DL Milleproroghe (DL 215/2023) rimette in gioco la possibilità di scegliere cosa pagare e cosa no rispetto alle cartelle inserite nella domanda di rottamazione presentata entro il 30 giugno 2023 o entro il 30 settembre per i residenti dei territori alluvionati.

Infatti, cosa evidenziata da pochi, sul portale dell’Agenzia delle entrate riscossione, nella pagina dedicata alla proroga della pace fiscale viene specificato che:

Se intendi pagare in forma agevolata soltanto alcune delle cartelle/avvisi contenuti nella Comunicazione delle somme dovute, utilizza il servizio “ContiTu”. 

Dunque, grazie al DL Milleproroghe, chi non ha pagato le prime tre rate potrà farlo senza perdere i vantaggi della sanatoria, ma potrà anche valutare meglio cosa pagare e cosa no.

Ciò per evitare di sobbarcarsi un debito o delle rate che poi difficilmente si riusciranno a versare, con conseguente decadenza della rottamazione per tutte le cartelle oggetto di domanda.

Detto ciò, vediamo cosa si può fare nello specifico grazie al servizio ContiTu.

La proroga delle rate della rottamazione delle cartelle. Un cenno

Chi non è in regola con le rate della rottamazione delle cartelle, potrà riprendere il treno della pace fiscale pagando il dovuto entro domani 20 marzo.

Infatti, i versamenti con scadenza il 31 ottobre 2023 (prima o unica rata) e il 30 novembre 2023 (seconda rata), già slittati al 18 dicembre 2023 dalla Legge n. 191/2023, si considerano tempestivi se effettuati entro mercoledì 20 marzo.

Inoltre, entro lo stesso termine, è possibile pagare anche la terza rata, in scadenza il 28 febbraio 2024.

Le altre rate 2024 avranno scadenza: 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024.

I residenti dei territori alluvionati, allegato 1 del DL 61/2023, di cui alle Regioni Emilia Romagna, Marche e Toscana, potranno pagare la 1° e la 2° rata entro il 20 marzo. La terza rata dovrà essere versata entro il 31 maggio 2024. La quarta entro il 31 agosto 2024.

Noi di investire Oggi, abbiamo individuato 5 casi in cui è possibile sfruttare la proroga delle rate della rottamazione delle cartelle.

Proroga Rottamazione cartelle. Si può scegliere cosa pagare e cosa no (basta un click)

In premessa abbiamo accennato al fatto che l’intervento del DL Milleproroghe non ha come effetto solo la remissione in bonis per chi non ha pagato le prime rate della rottamazione delle cartelle. Infatti, chi sfrutterà il “Milleproroghe” potrà anche scegliere cosa pagare rispetto ai debiti inseriti nella domanda di sanatoria.

Ipotizziamo che il contribuente X nella domanda di pace fiscale inviata entro lo scorso 30 giugno abbia indicato di voler rottamare 5 cartelle per un totale di 3.000 euro. Ricevendo successivamente la “comunicazione delle somme dovute” e i relativi bollettini di pagamento. Per mancanza di liquidità, non è riuscito a pagare le rate ed è decaduto dalla sanatoria.

Ora intende sfruttare la proroga delle rate della rottamazione al 20 marzo. Ma solo per alcune delle citate cartelle in modo da avere delle rate più basse.

Ebbene, potrà farlo grazie al servizio ContiTu.

Il servizio ContiTu ti consente di richiedere e stampare i moduli di pagamento relativi alle sole cartelle/avvisi che decidi di pagare. Compila il form e seleziona tutte le cartelle/avvisi che intendi pagare inserendo, nell’apposito campo, il numero progressivo dei singoli documenti. Per le sole cartelle/avvisi selezionati, verrà visualizzato l’importo complessivo da pagare e quello relativo alle singole rate. Il numero delle rate resta quello indicato nella domanda di adesione alla “Rottamazione-Quater” presentata.

Una volta scelto cosa pagare e cosa no, sarà possibile scaricare i nuovi bollettini di pagamento. I bollettini  saranno trasmessi al contribuente anche tramite e-mail. I moduli riporteranno l’importo aggiornato non conteggiando quello dovuto per le cartelle/avvisi che il contribuente ha deciso di eliminare dal piano di pagamento.

Attenzione però, non è tutto rose e fiori, tanto per rendere più chiara la situazione, per le cartelle che si decide di non pagare il contribuente si espone alle azioni cautelari ed esecutive dell’ADER.

Riassumendo…

  • Entro il 20 marzo potranno essere pagate le rate già scadute della rottamazione delle cartelle;
  • grazie al servizi ContiTU sarà possibile scegliere se pagare tutti i debiti inseriti nella domanda di sanatoria o parte di essi;
  • per i debiti non pagati, l’ADER proseguirà l’attività di riscossione.