“Quanto mi manca per andare in pensione?”. Se lo chiedono in tanti anche perché le regole e i requisiti per il pensionamento cambiano con le diverse riforme. Ma quando la risposta a questa domanda fatidica è “pochi anni o addirittura mesi” la fretta di smettere di lavorare e godersi la pensione potrebbe far saltare alcuni passaggi fondamentali. Vediamo quali sono le 3 cose da fare per andare in pensione sereni, con la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile per ottenere l’importo massimo e non “sprecare” anni di contributi.

3 cose da fare prima di andare in pensione

Scegliere il momento giusto per smettere di lavorare non serve solo a non perdere il treno. Uscire dalla porta giusta significa anche ottimizzare i contributi per avere l’assegno più alto possibile. Questo dipende anche da noi.

Pensare alla pensione non significa solo proiettarsi mentalmente su una spiaggia caraibica oppure in un parco a godersi i nipoti. A livello pratico occorre svolgere alcune incombenze propedeutiche al pensionamento.

Controllo dei contributi

Sarebbe a ben vedere una buona abitudine, quella di controllare periodicamente durante la propria carriera lavorativa, la posizione contributiva. A ridosso della pensione diventa ancor più importante. Per farlo basta accadere tramite SPID al servizio online INPS La mia pensione futura.

Il sistema fornisce una proiezione futura sulla base della normativa vigente in quel momento ovviamente, al netto di riforme.

La verifica serve anche ad accertarsi che tutti i contributi versati siano stati regolarmente accreditati e contabilizzati. Ciò da modo di intervenire per correggere eventuali buchi contributivi riscontrati.

Quale riforma pensioni in arrivo?

Le simulazioni, come specificato, valgono al netto delle riforme. Se ti mancano pochi anni per smettere di lavorare tieniti informato sui possibili cambiamenti. Di anno in anno i requisiti per il pensionamento potrebbero cambiare e forme di uscita anticipata non necessariamente vengono confermate.

A ridosso della pensione sono tre gli scenari possibili:

  • spostamento dell’età pensionabile;
  • opportunità di lasciare il lavoro in anticipo con misure temporanee e straordinarie come nel caso di Quota 100 e seguenti;
  • previsione di trattamenti particolari per alcune specifiche categorie di lavoratori (vedi Opzione Donna o Ape Social).

Quali documenti servono

Tutti sanno che per andare in pensione servono requisiti anagrafici e contributivi. Ma la parola non basta. Occorre dimostrare di esserne in possesso.

Ecco l’elenco dei più urgenti:

  • copia del documento d’identità;
  • autocertificazione dello stato civile e di famiglia;
  • dati anagrafici e codice fiscale del coniuge, se presente;
  • elementi inerenti la situazione assicurativa non ricavabili dall’estratto contributivo;
  • dichiarazione di cessazione di qualsiasi attività di lavoro dipendente.

Riassumendo

Se stai pensando di andare in pensione a breve, ricordati prima di:

  • controllare la tua posizione contributiva
  • seguire le riforme
  • preparare i documenti