L’aria è calda, ci sono circa 35 gradi all’ombra, senza considerare l’umidità, ad un certo punto ti viene voglia di qualcosa di fresco, pensi subito a quel gelato al pistacchio che hai visto ben raffigurato sulla vetrina della tua gelateria preferita.

Che fai? Vai di corsa in gelateria e con entusiasmo ordini il gelato, mentre entri incontri un tuo amico che già lo sta gustando, dice che goduria, pensa che costa solo 2 euro.

Mentre il gelataio prepara il tuo cono, togli il bancomat dal portafoglio e chiedi quanto devi pagare.

La risposta è 2,50 Euro. Tu, sorpresa sapendo quanto aveva pagato il tuo amico, paghi e porti via il cono e inizi a mangiare il gelato che sembra più ghiacciato del solito, visto il conto.

In sostanza è questa la situazione descritta da una nota influencer la quale ha segnalato che in una gelateria  di Vittorio Veneto per lo stesso gelato sono stati emessi due scontrini differenti, a distanza di pochi minuti.

Il motivo? Un gelato è stato pagato in contanti l’altro con la carta.

Come noto, dal 30 giugno il Pos è obbligatorio o meglio gli esercenti hanno l’obbligo di accettare pagamenti elettronici.

Pos obbligatorio dal 30 giugno. Un cenno

Grazie al D.L. 36/2022, cosiddetto nuovo decreto PNRR, dal 30 giugno 2022, imprese e professionisti hanno l’obbligo di accettare pagamenti elettronici da parte dei propri clienti.

Dunque, non è che obbligatorio il Pos ma l’accettazione del pagamento elettronico. La norma avrebbe fatto meglio a a parlare di Pos obbligatorio, per togliere ogni dubbio in merito.

Infatti, in molti si chiedono se la norma sia solo una presa in giro.

Detto ciò, l’obbligo di accettazione dei pagamenti elettronici deve essere rispettato in riferimento ai pagamenti effettuati dai privati per beni e servizi acquistati tramite:

  • bancomat,
  • carte di credito e
  • prepagate.

A oggi, non rientrano tra i pagamenti elettronici richiamati dalla norma: le app di pagamento ( PayPal, hype, ecc) e i pagamenti tramite NFC (es. Samsung Pay, Google Pay, Apple Pay).

Neanche i bonifici sono citati dalla norma.

Con successivi decreti del Ministro dello sviluppo economico, potrà essere disposta l’estensione degli obblighi a ulteriori strumenti di pagamento elettronici anche con tecnologie mobili (tramite cellulare).

In caso di mancata accettazione di pagamenti elettronici di qualsiasi importo, si applica:

  • una sanzione amministrativa di importo pari a 30 euro,
  • aumentata del 4 per cento del valore della spesa per la quale è stato rifiutato il pagamento elettronico.

Un circolare della Guardia di finanza ha meglio chiarito quando scattano le sanzioni.

Pos obbligatorio. Prezzi diversi se paghi in contanti o con la carta

Come detto in premessa, sono in tanti gli esercenti che storcono il naso quando si tratta di pagare piccoli importi con la carta di credito o con il bancomat. E’ vero che gli esercenti pagano delle commissioni e il credito d’imposta sulle commissioni dal 1 luglio è sceso dal 100% al 30% (Il 100% era riconosciuto per chi utilizzava Pos evoluti ossia integrati direttamente con il registratore di cassa).

Però non può essere il consumatore finale a doverci rimettere di tasca.

Quello che è successo nella gelateria del comune di Vittorio Veneto è grave. Tuttavia, l’esercente deve essere messo nelle condizioni di poter accettare i pagamenti elettronici. Un soluzione potrebbe essere quella di portare il credito d’imposta sulle commissioni al 100% per tutti gli esercenti.