Prendere un trattamento dall’INPS sotto i 67 anni è possibile attraverso una serie di misure, a volte previdenziali, altre volte assistenziali, e altre volte ancora un ibrido tra le due. Per esempio, c’è l’Ape sociale a partire dai 63,5 anni di età. Oppure c’è il nuovo reddito di cittadinanza, meglio noto come Assegno di Inclusione, disponibile a partire dai 60 anni, o per chi presenta altre condizioni che ne anticipano il diritto.

Ci sono anche misure di pensionamento anticipato come la quota 41 per i lavoratori precoci e la quota 103.

Queste misure e prestazioni richiedono quasi sempre elevate carriere contributive e spesso sono indirizzate a favore di invalidi gravi, disoccupati e così via. Oggi, ci focalizziamo sulla pensione di inabilità, una soluzione che consente di ottenere una rendita mensile dall’INPS.

“Buongiorno, volevo maggiori delucidazioni in merito alla pensione di inabilità civile che, se non erro, dà diritto a 330 euro al mese di trattamento. Sono stato riconosciuto inabile al lavoro in misura pari al 100%. Quali sono gli altri requisiti oltre alla disabilità, che mi permettono di accedere a questo trattamento?”

Prendere 330 euro al mese di pensione anche sotto i 67 anni di età, ecco quando

La pensione di inabilità è una prestazione economica erogata dall’INPS su domanda dei soggetti riconosciuti inabili al lavoro in modo grave e permanente al 100%. È necessario anche avere redditi entro determinate soglie. Questa prestazione può essere richiesta da chi ha meno di 67 anni di età, ma almeno 18. Poiché ha un marcato carattere assistenziale, è fondamentale che il richiedente, ovvero il disabile, sia effettivamente residente in Italia, dato che la prestazione non è esportabile all’estero.

La guida al trattamento per inabili al 100%

Nel 2024, con la pensione di inabilità, l’invalido può ricevere fino a 333,33 euro al mese, con diritto anche alla tredicesima di dicembre. Se il grado di invalidità è il criterio principale, e l’età è l’altro requisito essenziale per ricevere il trattamento, altrettanto importanti sono le condizioni reddituali del richiedente.

È necessario avere un reddito annuo non superiore a 19.461,12 euro. La prestazione non prevede finestre mobili né decorrenze posticipate: il primo rateo è erogato dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda all’INPS.

Limiti reddituali, soglie e cosa c’è da conoscere di questa particolare misura

I limiti di reddito sono cruciali e, per determinare l’idoneità (anche per il nostro lettore), bisogna considerare tutti i redditi soggetti all’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF). La prestazione è assistenziale e legata ai redditi; quindi, il disabile, al momento della presentazione della domanda, deve indicare i redditi che presumibilmente percepirà nello stesso anno della domanda. La misura è anche influenzata dai principi favorevoli della Legge 388 del 2000, in particolare all’ex articolo 70. A determinate condizioni reddituali, il beneficiario della pensione di inabilità ha diritto anche a maggiorazioni che incrementano l’importo del trattamento.

Ecco come prendere la pensione di inabilità da 330 euro circa al mese

È bene ricordare che la pensione di inabilità è concessa a soggetti sotto i 67 anni di età. Al raggiungimento di questa età, il beneficiario passerà automaticamente all’Assegno Sociale sostitutivo, che è disponibile proprio dai 67 anni di età. La pensione di inabilità si trasforma quindi in Assegno Sociale, un’altra prestazione assistenziale erogata dall’INPS a chi non ha diritto a una pensione propria, sempre entro determinate soglie di reddito.

Ricapitolando, per avere diritto a questo trattamento, occorre rispettare le seguenti condizioni:

  1. Inabilità totale e permanente al 100%.
  2. Verbale di inabilità rilasciato dalla competente commissione medica ASL.
  3. Reddito per l’anno 2024 non superiore a 19.461,12 euro.
  4. Età compresa tra i 18 e i 67 anni.
  5. Cittadinanza italiana, comunitaria o extracomunitaria con permesso di soggiorno di durata non inferiore all’anno.
  6. Residenza effettiva in Italia.