Il reddito di cittadinanza non può essere speso in qualsiasi modo. La normativa ha previsto dei limiti molto stringenti e i percettori possono prelevare soltanto una piccola parte del beneficio.

In generale, si legge sul sito del Ministero, la carta consente l’acquisto di ogni genere di beni di consumo e servizi ad eccezione di alcuni prodotti specificatamente previsti dalla legge.

Inoltre, è consentito:

  • effettuare un bonifico mensile per pagare la rata dell’affitto o la rata del mutuo;
  • pagare le utenze domestiche, mense scolastiche ecc.;

Infine, è possibile effettuare prelievi di contante fino a 100 euro al mese.

Limite quest’ultimo che, in determinate condizioni, può essere innalzato. Vediamo meglio di cosa si tratta e come calcolare il limite di prelievo consentito a ciascun nucleo percettore.

Reddito di cittadinanza, ecco quanto è possibile prelevare ogni mese

Come già detto in apertura, i percettori del reddito di cittadinanza possono prelevare soltanto una piccola parte del beneficio. Tale importo dipende da alcuni fattori.

Ai sensi dell’articolo 5, comma 6, D.L. 28 gennaio 2019, n. 4 (Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni), “è possibile effettuare prelievi in contante entro un limite mensile non superiore 100 euro per un singolo individuo, moltiplicato per la scala di equivalenza”.

Il parametro della scala di equivalenza, secondo quanto stabilito dalla normativa, è pari a:

  • 1 per il primo componente del nucleo familiare;
  • incrementato di 0,4 per ogni ulteriore componente di età maggiore di anni 18  di 0,2 per ogni ulteriore componente di minore età.

Tale parametro, ad ogni modo, può arrivare fino ad un massimo di 2,1, oppure fino ad un massimo di 2,2 nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti componenti in condizione di disabilità grave.

Semplificando un po’, per calcolare il limite di prelievo basterà moltiplicare 100 euro per il relativo parametro di equivalenza.

Facciamo un esempio:

Un nucleo familiare con due figli maggiorenni e uno minorenne può prelevare fino a 160 euro al mese, così calcolato: 100 x  (1 + 0,4 + 0,2).

Il massimo consentito, secondo i parametri sopra elencati, è di 220 euro al mese in caso di famiglie numerose e con almeno un componente affetto da disabilità grave.