Buongiorno, vorrei un chiarimento di natura fiscale.

La semplice sostituzione del portoncino blindato di un appartamento, oltreché al bonus sicurezza (50% in detrazione Irpef) dà diritto al contestuale bonus mobili? Devo sostituire una porta blindata e acquistare un armadio e pensavo di portare in detrazione al 50% sia l’uno, sia l’altro. Non ci sono pratiche edilizie aperte o altri lavori di ristrutturazione.
Grazie e cordiali saluti.

Sostituzione porta blindata: quale detrazione al 50%?

Come abbiamo avuto modo di chiarire, la sostituzione di una porta blindata può dare diritto alla detrazione del 50% sia perché è considerata come lavoro di ristrutturazione edilizia (anche in assenza di pratica e senza necessità di autorizzazioni) ma anche come intervento rientrante nel bonus sicurezza.
I portoncini blindati inoltre possono anche essere ammessi al cd ecobonus se si tratta di modelli in grado di separare l’ambiente riscaldato dell’edificio verso l’esterno o verso locali non riscaldati, e se rispettano gli indici di trasmittanza termica (gli stessi stabiliti per gli infissi). A tal proposito è opportuno specificare anche che le porte blindate si possono distinguere in sei classi di resistenza in base al parametro di trasmittanza (da RC 1 che si limita ad una protezione di base contro tentativi di rottura come violenza fisica, senza attrezzi, alla più evoluta classe RC 6 che garantisce una resistenza anche contro attrezzi elettrici).
Nel caso di sostituzione di porte blindate e portoncini, l’ENEA ha precisato che la comunicazione deve essere effettuata quando si separa un vano caldo da un vano freddo (non riscaldato da impianto) o dall’esterno, nel rispetto dei valori limite stabiliti per le trasmittanze.

Chi sostituisce la porta blindata ha diritto al bonus mobili?

Il lettore sembra aver chiaro di aver diritto alla detrazione 50% per la sostituzione della porta blindata. Veniamo però al secondo aspetto: chi sostituisce la porta blindata ha diritto al bonus mobili? Nonostante qualche parere contrastante, la risposta dominante appare essere affermativa.
L’Agenzia delle Entrate sembra infatti sposare la tesi per cui tutte le volte in cui ci sono gli estremi di un intervento di manutenzione straordinaria, ivi inclusa anche l’installazione di una porta blindata, per la quale si fruisce anche della detrazione del 50% per lavori edili, spetta il bonus mobili  (ex articolo 16-bis del Tuir, Dpr 917/1986, e articolo 1, comma 47, della legge 190/2014). Con la circolare 10/E/2014, peraltro, la stessa Agenzia delle Entrate ha avuto modo di chiarire che gli interventi finalizzati alla prevenzione di atti illeciti da parte di terzi, nonostante siano idonei a ottenere la detrazione Irpef “per ristrutturazione” del 50 per cento  non sempre danno diritto al bonus mobili, e che bisogna quindi fare una valutazione più specifica caso per caso tenendo conto della tipologia di intervento (comprensiva, o meno, di lavori edili). L’installazione della porta blindata, nello specifico, è trattata alla stregua di un intervento di manutenzione straordinaria che comporta anche lavori edili per l’installazione e, come tale, dà diritto al bonus mobili.

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