Ormai gli italiani che non possiedono un conto corrente sono pochissimi anche a causa delle stringenti norm che vietano di ricevere lo stipendio in contanti. Il conto corrente però oltre ad essere monitorato quotidianamente dall’Anagrafe Tributaria e dai dati inviati dalle banche, può essere oggetto di pignoramento da parte del Fisco qualora il suo possessore è in debito: l’Agenzia delle Entrate Riscossione, infatti, può consulare le banche dati per sapere quanto il debitore possiede sul conto corrente.

Il conto corrente, così come specificato in precedenti articoli al riguardo, a partire dal 1 luglio sarà pignorabile in modo molto più facile.

Cosa può, a questo punto, fare per salvare il salvabile l’intestatario del conto corrente?

Per sfuggire alle grinfie dell’Agenzia delle Entrate esistono diversi espedienti che le persone possono mettere in pratica per evitare di perdere tutto in caso di pignoramento del conto corrente, soprattutto se su di esso “viaggiano” soltanto gli accrediti di stipendio o pensione.

Le soluzione potrebbero essere 2: da una parte prelevare sempre tutti i soldi dal conto corrente e versarli su un conto corrente intestato ad un familiare (che non potrà essere pignorabile perchè intestato ad altro soggetto). Questo, però, non salverà il prignoramento delle successive somme versate dal datore di lavoro e per la pensione che saranno bloccati in automatio prima di poter essere prelevati quando interverrà il pignoramento.

Come abbiamo già detto se il conto corrente è cointestato con un familiare potrà essere pignorato solo il 50% di quanto versato in esso, e questa potrebbe essere una ulteriore soluzione al pignoramento totale.

Appellarsi, invece alla legge è quello che risulta essere il modo migliore per difendersi dal pignoramento del conto corrente. La legge che impone di accreditare stipendi e pensioni superiori ai 1000 euro sul conto corrente pone anche una tutela al correntista: i creditori possono pignorare soltanto un quinto dello stipendio e della pensione, ma con il pignoramento del conto, invece, questo limite si può benissimo superare.

Per evitare, quindi, che i creditori possano mettere mano su tutto l’importo dello stipendio o della pensione si deve fare in modo che sul conto corrente siano presenti movimento che riguardano soltanto l’accredito di stipendio e pensione. In questo modo si può impedire all’agente di riscossione di pignorare tutto il conto se all’attivo su di esso vi sono solo pensione o stipendio. In questo caso si può applicare la regola in base alla quale la pensione o lo stipendio non possono essere pignorati per più di un quinto del loro valore.