Permessi legge 104 nelle Forze Armate, il quesito di un nostro lettore:

Gentilissima dott.sa Tortora, ad un mio parente, a cui è stata riconosciuta la 104 art 3 comma 3, dipendente militare, non è stato concesso il diritto di usufruire dei 3 giorni per sé. Come dovrebbe procedere e a chi deve rivolgersi? I suoi superiori dicono che per i militari non c’è possibilità di fruizione per sé stessi. In urgente attesa e ringraziandola fin d’ora per la disponibilità, la saluto cordialmente.

 

Particolare interesse investe l’argomento della legge 104 nel personale militare.

 La domanda, che spesso viene fatta, è la seguente: la legge 104 del 1992 si applica anche al personale militare ed alle forze di polizia, con parità di diritti tra i tra cittadini in uniforme e non?

Svariati i dinieghi dell’amministrazione militare, sui permessi legge 104 per se stessi e per il lavoratore che assiste il familiare disabile (caregiver), per il trasferimento, ecc…

Permessi legge 104 e la sentenza del Consiglio di Stato

La sentenza del Consiglio di Stato n. 3411/2012, stabilisce alcune regole fondamentali sulla fruizione dei permessi e trasferimenti legge 104/92. Specifica l’importanza delle attività delle Forze Armate e di Polizia, e la particolarità del lavoro prestato. Inoltre, chiarisce che in virtù della “specialità” lavorativa, la richiesta della fruizione dei permessi legge 104, dovrà evasa dopo l’accertamento effettivo e concrete esigenze del lavoratore e degli enti e delle difficoltà organizzative.

Permessi legge 104: diniego dal Ministero per diritto di priorità, è possibile opporsi

Obblighi del datore di lavoro

Il datore di lavoro può rifiutare la domanda dei permessi legge 104 art. 3 comma 3 , dopo aver fatte opportune ricerche e verificata la documentazione presentata. Consiglio di fare ricorso e documentare la necessità dei permessi legge 104 rapportato allo stato di salute.

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