Buongiorno,
le scrivo per avere chiarezza riguardo i permessi 104 e il loro riproporzionamento per i part time verticali e misti in seguito al messaggio Inps 3114 del 7 agosto 2018 (https://www.inps.it/MessaggiZIP/Messaggio%20numero%203114%20del%2007-08-2018.pdf).
Cerco di spiegare in breve, per quanto possibile, la mia situazione: da aprile 2018 ho diritto ad usufruire dei permessi 104 per assistere mio padre (invalidità 100% in seguito a linfoma mantellare); sono una lavoratrice part time misto, 30 h settimanali ripartite su 5gg (i full time della mia azienda lavorano invece 40h, sempre ripartiti su 5gg, 8h al die) e normalmente lavoro 6h al giorno ma, a discrezione dell’azienda, potrei anche svolgere turni da 8h (es 3 giorni da 8h e 1 da 6h).
Sostanzialmente la mia azienda ci ha girato una comunicazione (che allego) in base alla quale si ritiene che se io richiedo la fruizione del permesso a giorni ho diritto a due giornate e non 3 (questo perché, nel caso chiedessi permesso su 3 giornate in cui sono pianificata 8h di fatto usufruirei di 24h mensili e non 18h); in base a questo principio, secondo loro, se su una giornata in cui sono pianificata 6h chiedo 6h di permesso 104, di fatto, è come se stessi chiedendo il permesso in modalità a giorno e non oraria; se non voglio che il permesso sia considerato giornaliero, devo o presentarmi a lavoro per almeno 1h oppure richiedere 5h di 104 e 1h di roll o altro permesso.
A me tutto questo sembra assurdo nonché a discapito del lavoratore, la logica del riproporzionamento va fatta sulle giornate piene (dove per giornata a questo punto si deve intendere un turno da 8h, data la flessibilità oraria a cui siamo soggetti e visto che l’esigenza del riproporzionamento nasce proprio dalla possibilità di turni da 8h), perché se io usufruisco del permesso in maniera frazionata e chiedo 6h dislocate su 3 turni o 3h su ripartite su 6 turni, di fatto sto usufruendo sempre di 18h mensili (a cui ho diritto); sulla mia busta paga i permessi inps sono infatti evidenziati/calcolati in ore.
Facendo delle ricerche, ho trovato supporto nei seguenti riferimenti normativi (di cui ho cercato di effettuare una ricostruzione sintetica):
– con la circolare 133/2000 l’inps affronta esplicitamente solo il caso del part time verticale prevedendo un riproporzionamento qualora l’attività lavorativa sia “limitata ad alcuni giorni del mese”, riportando esempi di calcolo per un lavoratore che presta il proprio lavoro 8gg al mese su un totale di 27 teorici (non è il mio caso, visto che io ogni mese lavoro lo stesso numero di giorni di un full time o, comunque, non solo “alcuni giorni del mese);
– successivamente, con la sentenza 22925 del 29 settembre 2017 la Cassazione ha stabilito che non vi è riproporzionamento dei 3gg di permesso legge 104 per il lavoratore con contratto part time (parla del verticale ma, per estensione, è ancor più logico riferirlo ad un misto) che effettui prestazione lavorativa per un numero di giornate superiori al 50% rispetto all’ordinario orario lavorativo in regime full time (così ad es., nel nostro caso, i 30h che lavorano su 5gg come i 40h di fatto rientrano in questa casistica e i loro permessi non andrebbero riproporzionati!); 
– infine, con il messaggio 3114 del 7 agosto, l’inps propone un chiarimento relativamente “ai casi di particolari modalità organizzative di lavoro”, estendendo il discorso fatto nel 2000 anche al part time misto (proponendo uno schema di calcoli basato ora, anziché sui giorni di lavoro, su un orario medio teoricamente eseguibile dal lavoratore part-time rispetto a un teorico orario full time) ma nel testo si afferma e si ribadisce più volte che questo riproporzionamento va effettuato “solo in riferimento al caso in cui la prestazione lavorativa sia limitata ad alcuni giorni del mese” (ma io, torno a ripetere, non lavoro “solo alcuni giorni del mese”).
 
Infine, leggendo il suo articolo del 30 agosto 2018 su investireoggi.it, ho avuto ulteriore riprova di poter dislocare queste 18h in base alle mie esigenze.
Spero di essere stata chiara, mi rendo conto che la questione è piuttosto arzigogolata.
Alla luce di tutto ciò, vorrei avere un Suo parere, in particolare:
-mi trovo nel giusto? Sto correttamente interpretando e applicando la normativa?
-ci sono gli estremi per agire contro la mia azienda qualora insista sul pretendere l’utilizzo di permessi differenti da quelli 104 cui ho diritto?
La ringrazio in anticipo per la sua disponibilità e colgo l’occasione per salutarla.
Grazie.

Permessi legge 104: come fruirne a ore?

Purtroppo la sua azienda ha ragione: per poter fruire del permesso legge 104 ad ore non si deve coprire tutto l’orario lavorativo della giornata, ma cerchiamo di andare con ordine.

Per quanto riguarda le disposizioni di Inps e Inpdap sul frazionamento le circolari riguardano il calcolo del monte ore e la modalità di fruizione.


La circolare Inps 211 del 31 ottobre 1996 stabiliva la possibilità di poter frazionare i 3 giorni mensili di permessi 104 in 6 mezze giornate lavorative.
Solo successivamente, con il messaggio 16866 del 2007 si è rivista questa norma introducendo la possibilità del frazionamento ad ore definendo il numero massimo di ore fruibile in base al monte ore settimanale.
Nel caso di orario (come nel suo) di lavoro fisso settimanale la formula con cui calcolare il monte ore spettanti è la seguente:
orario di lavoro settimanale: numero di giorni lavorati alla settimana, il tutto moltiplicato per 3= ore fruibili mensilmente.
Nel suo caso, quindi: 30:5×3= 18 ore.

Sempre con il messaggio n. 16866 del 28 giugno 2007 INPS affronta nuovamente la questione della frazionabilità dei permessi ed in questo caso, però, fornisce le istruzioni per il calcolo delle ore fruibili ogni mese speicificando che “il limite orario mensile opera esclusivamente laddove i permessi giornalieri vengano utilizzati, anche solo parzialmente, frazionandoli in ore e non quando vengano tutti fruiti per  giornate lavorative intere”.

Se lei, quindi, fruisce di 6 ore di permesso in una giornata di 6 ore, sta fruendo di 1 dei giorni spettanti e non di 6 ore poiché la normativa impedisce di fruire dell’intera giornata lavorativa considerando il permesso come frazionato ad ore. Può fruire delle 6 ore soltanto in giornate lavorative di 8 ore per non vedersi decurtare un giorno di permesso 104.

La sua azienda, quindi, ha ragione a chiederle, fruendo delle 6 ore in una giornata di 6 ore, di prendere almeno 1 ora di permesso ROL o di lavorare almeno 1 ora, altrimenti il permesso sarà considerato giornaliero e non frazionato ad ore.

Se hai domande o dubbi, contattami: [email protected]
“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti.
Non si forniscono risposte in privato.”