“Alla vecchiaia pensa così: il fatto che sia in gioco la propria vita è una semplice realtà quotidiana. Non possiamo fare a meno di sapere che cosa ci aspetta a breve scadenza. Il silenzio da cui saremo per sempre circondati. Per il resto, non è cambiato nulla. Per il resto, si è immortali per tutto il tempo che si è al mondo“, affermava Philip Roth.

A partire dalla sfera privata fino ad arrivare a quella professionale, tutto quanto sembra avere una fine, anche se non sempre conosciamo la data di scadenza.

Basti pensare ai prodotti che mangiamo, così come agli impegni di lavoro e alla burocrazia. Proprio soffermandosi su quest’ultima è importante prestare attenzione ai propri diritti e doveri. In particolare è bene sapere cosa accade se i permessi legge 104 non vengono usufruiti. Ecco come funziona.

Legge 104, agevolazioni a favore di chi assiste un famigliare non autosufficiente

Come stabilito dall’articolo 1 della Legge 104 del 5 febbraio 1992,la Repubblica italiana:

“a) garantisce il pieno rispetto della dignità umana e i diritti di libertà e di autonomia della persona handicappata e ne promuove la piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società”.

Per raggiungere tali obiettivi il Governo mette a disposizione tutta una serie di misure volte a garantire un valido sostegno alle persone con uno stato di disabilità. Tra questi si annoverano i permessi Legge 104, di cui possono beneficiare i genitori, il coniuge, il convivente more uxorio in caso di unione civile, parenti e affini entro il 2° grado. In casi particolari ne hanno diritto anche parenti e affini entro il 3° grado.

I permessi 104 non usati scadono?

Conciliare la vita privata con quella lavorativa, d’altronde, può risultare il più delle volte molto difficile. Proprio in tale ambito giungono in aiuto delle misure a sostegno delle persone più fragili come i permessi Legge 104. Ne hanno diritto i lavoratori dipendenti con disabilità grave o che prestano assistenza a familiari disabili in situazione grave.

Per poter beneficiare di tali permessi è necessario che l’Inps abbia accertato lo stato di invalidità civile. I giorni di permesso devono essere concordati preventivamente con il datore di lavoro e possono essere consecutivi.

Il tutto a patto di non superare il limite imposto dalla legge, pari a tre giorni al mese. Ma cosa succede se non vengono usufruiti? Ebbene, stando alla normativa vigente è previsto che i permessi Legge 104 non utilizzati nel corso di un mese non possono essere recuperati o accumulati per il futuro. Questo vuol dire, pertanto, che vengono persi. Se tutto questo non bastasse, il mancato utilizzo dei permessi Legge 104 può portare a dover fare i conti con sanzioni e conseguenze legali.

In particolare i soggetti interessati potrebbero perdere il dritto a beneficiare delle varie agevolazioni fiscali e contributi previsti dalla Legge 104. Questo potrebbe aver luogo perché la mancata fruizione di tali permessi potrebbe comportare un peggioramento delle condizioni di salute e una diminuzione della qualità della vita dei soggetti interessati. Onde evitare spiacevoli conseguenze, pertanto, si invita a prestare attenzione ai giorni di permesso di cui usufruire mensilmente. Ciò in modo tale da poter venire incontro alle esigenze dei lavoratori, dei loro datori e dei famigliari non autosufficienti che necessitano di assistenza.