Chi si impegna a perdere peso potrebbe avere diritto a sconti sulle tasse: la lotta del governo all’obesità passa (anche) per le agevolazioni fiscali. A confermarlo è il ministero della Salute che da tempo aveva ventilato la possibilità di contrastare il problema crescente dell’obesità con interventi e incentivi all’attività fisica. Che cosa prevede il piano?

Perdere peso e pagare meno tasse: incentivi e sgravi

Chi vuole praticare attività fisica o fare sport per perdere peso, potrebbe usufruire di bonus.

Gli interventi sono mirati a tutte le età perché purtroppo il problema dell’obesità, registrato soprattutto al Sud, non risparmia adolescenti o anziani. Colpa anche della vita sedentaria. Come ha spiegato il ministro della Salute, Giulia Grillo, si vogliono istituire “incentivi per la frequenza di impianti sportivi rivolti a chi intraprende un percorso di perdita di peso, naturalmente seguito dal Servizio Sanitario regionale”. In altre parole uno sconto su palestre e piscine comunali ma anche private convenzionate. E non solo. E’ un progetto di ampio respiro che include diversi interventi mirati alla lotta contro la sedentarietà.

Già da tempo se ne parla perché quello dell’obesità, anche infantile, sta diventando un problema anche in Italia. A tal proposito si era ventilata l’idea di introdurre l’attività sportiva come prescrizione medica nella ricetta del dottore come alternativa ad alcune cure farmacologiche. Sono le cd ricette evolute.

Il progetto è stato giustificato anche sul fronte del contenimento delle spese: per lo Stato non sarebbe un investimento sociale “a perdere” perché combattere l’obesità significa potenzialmente ridurre la spesa per il trattamento di alcune malattie legate alla sedentarietà. Diversi studi hanno dimostrato che l’obesità aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, problemi allo stomaco etc. Dopo il fumo è la seconda causa di malattie evitabili. Per il Sistema Sanitario ad oggi l’incidenza dell’obesità (che colpisce circa 23 milioni di adulti e 1,7 di minori, tra obesi e sovrappeso) ha un costo complessivo tra i 5 e i 10 miliardi di euro all’anno.

Cifra peraltro destinata a raddoppiare se si prendono in considerazione anche le patologie connesse.

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Gli obesi rientrano nelle categorie protette?