Gent.le Dott.ssa Delpidio, 
ho una sorella che circa dieci anni fa è stata assunta da azienda privata con contratto a tempo indeterminato part time 21 ore settimanali in quanto iscritta nelle categorie protette. Lo scorso anno è stata fatta una rivalutazione medica ed è emerso un aggravamento dal 50 al 67%. Il problema principale è dovuto ad un ritardo mentale medio grave al quale si aggiunge l’obesità. 
Lei vorrebbe cambiare lavoro cercandone uno meno faticoso e magari con più ore lavorative per avere un reddito che le permetta di vivere autonomamente senza l’intervento dei genitori ormai anziani. Considerando l’attuale contratto in essere, salvo errori, non dovrebbe più essere iscritta nelle liste presenti presso il Centro per l’impiego; in effetti proposte  alternative non ne sono mai arrivate. 
Come ci si può muovere per cercare alternative magari anche in un’azienda pubblica. 
Abbiamo fatto domanda anche per la legge 104 che non è stata concessa; se necessita di andare ad una visita medica o altro deve essere accompagnata sia per aiutarla ad interloquire con la controparte sia per accompagnarla fisicamente non avendo la patente auto… Fino ad ora ci hanno pensato i miei genitori che adesso sono anziani ed hanno problemi di salute… Io sono dipendente e non sempre riesco ad assentarmi dal lavoro. 
Inoltre, attualmente, mia sorella vive con i miei genitori, ma se un domani non ci fossero più dovremo trovare una soluzione che al momento non riesco ad immaginare. 
Alla luce della sua esperienza che consigli mi può dare in merito? 
Grazie. 
Cordiali saluti. 

Iscrizione categorie protette

Per essere inseriti negli elenchi delle categorie protette ci si deve recare presso un Centro per l’Impiego della provincia in cui si risiede munendosi dell’autocertificazione che attesti l’appartenenza alla categoria protetta.

Si dovrà, quindi, compilare un modulo in cui si dichiari il possesso dei requisiti richiesti, ovvero:

  • di avere un età superiore ai 15 anni
  • di non essere in età pensionabile
  • di essere in stato di disoccupazione
  • l’appartenenza alla categoria protetta

Alla luce dei requisiti richiesti, quindi, non essendo sua sorella in stato di disoccupazione, non è più inserita nelle categorie protette per il collocamento mirato.

Unica alternativa, potendoci tornare solo in caso di stato di disoccupazione, è quella di partecipare a concorsi per la pubblica amministrazione (per i quali avrebbe comunque la corsia preferenziale essendo invalida) o cercare un impiego alternativo “privatamente”. Il nuovo datore di lavoro potrebbe assumerla come “categoria protetta” se lei si dimettesse dall’attuale impiego e facesse di nuovo l’iscrizione al centro per l’impiego ma, ovviamente dovrebbe esserci la certezza dell’assunzione prima di fare un passo del genere per non perdere l’attuale reddito.

Riconoscimento legge 104

Per quel che riguarda il riconoscimento della legge 104, l’unico consiglio che posso darle è quello di ripresentare domanda all’ASL visto l’aggravamento della disabilità di sua sorella. Se poi, come dice, ha bisogno di assistenza per visite e per interloquire trovando la commissione medica giusta il beneficio potrebbe essere concesso. Il riconoscimento, infatti, oltre che dai requisiti oggettivi, dipende molto dalla valutazione della commissione medica. Io le consiglio di riprovare.

Se hai domande o dubbi, contattami: [email protected]
“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti.
Non si forniscono risposte in privato.”