Perdere il lavoro oggi è una paura concreta anche per chi ha un contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti che, almeno sulla carta, dovrebbe offrire maggiori garanzie in ottica futura. E a rischio di essere licenziati sono soprattutto i giovani, statisticamente “usati” per sfruttare il bonus assunzioni e stabilizzazioni e poi mandati a casa. Il governo aveva cercato di arginare il fenomeno dei licenziamenti strategici in barba al Jobs Act ma, in vista del bonus assunzioni 2018, conta di farlo in modo più incisivo.

Ecco perché, dal prossimo anno, licenziare un giovane assunto con le agevolazioni fiscali sarà più difficile.

Perdere il lavoro ottenuto con il bonus: arriva la clausola antilicenziamento per evitare frodi

Ricordiamo che il bonus assunzioni 2018, nel disegno attuale, dovrebbe prevedere uno sgravio del 50% sugli oneri contributivi per i primi due anni per chi assume giovani under 32 (si pensa anche ad una possibile estensione a tre anni qualora le risorse lo permetteranno). I contratti a tempo indeterminato che godranno di questa agevolazione fiscale dovranno però essere protetti da una clausola anti-licenziamento per tutelare i neo assunti da usi fraudolenti del bonus giovani. Spiega Poletti “l’obiettivo è aumentare il numero degli occupati, il numero degli occupati giovani e il numero degli occupati stabili”.

Bonus assunzioni, come evitare che ci siano licenziamenti per il ricambio dei dipendenti

Questo serve, quindi, ad evitare che i neoassunti siano licenziati scaduti i due anni ma anche a tutelare chi un lavoro ce lo ha già, evitando che siano questi ultimi a perdere il lavoro per un ricambio di dipendenti forzato.
Maggiori dettagli sulla novità contributiva per le assunzioni di giovani a tempo indeterminato, inclusa la conferma della clausola anti-licenziamento, si avranno ad ottobre, quando il Governo avrà fatto luce anche sulla copertura economica effettiva.