Se è qualche anno che ormai sei in pensione, avrai notato che l’assegno non resta costante nel tempo. L’importo, infatti, è soggetto alla cd rivalutazione, che dipende dall’inflazione, ovvero dal costo della vita. In altre parole la rivalutazione della pensione serve a compensare l’aumento dei prezzi medi. Il problema è che negli ultimi anni questo valore ha corso in avanti con un’accelerata a cui stipendi e pensioni, nonostante gli aumenti, non riescono a stare dietro. E i pensionati restano in affanno: perché è difficile tagliare il traguardo quando si deve sopravvivere con mille euro al mese.

Cosa significa rivalutazione della pensione

Che cosa significa che le pensioni saranno rivalutate in base all’inflazione? Sostanzialmente che l’importo dell’assegno aumenta parallelamente al costo della vita. Però i due aumenti non vanno di pari passo. Quella che sembra una buona notizia, quindi, lo è solo in parte. Per i pensionati, dopo la rivalutazione dell’assegno, le cose andranno “meno peggio” del mese precedente ma non vuol dire affatto che andranno bene. Aldilà dei titoli sensazionalistici sugli aumenti delle pensioni, la verità è che a fine mese è difficile far quadrare i conti. Bollette, spesa, badante per chi ce l’ha (e anche gli stipendi delle badanti sono aumentati): tutte voci che erodono la pensione in modo consistente. Cosa resta? Nel migliore dei casi poco. In molti casi nulla anzi, si arriva a coprire tutte le spese mensili grazie all’aiuto di figli e nipoti o dei risparmi accumulati in passato. Anche perché l’adeguamento è stato fissato in anticipo quindi è rimasto fuori circa l’1% di inflazione effettiva.

Come sapere di quanto aumenta la pensione nel 2023

Si parla spesso, anche in queste ultime settimane, di fasce di rivalutazione. Quando diciamo che certe pensioni vengono rivalutate di un certo valore percentuale, quest’ultimo si riferisce all’aumento dei prezzi.

Una pensione rivalutata del 100% non arriva al doppio ma semplicemente recupera totalmente l’aumento dei prezzi. Almeno idealmente. E solo le pensioni  fino ai 2000 euro hanno questo valore massimo. Chi prendeva 2000 euro di pensione nel 2022, quest’anno arriverà a 2146. Ed è l’aumento maggiore previsto. Percentuale che scende mano a mano che sale l’importo della pensione di partenza. Si arriva fino al 30% di rivalutazione. Molto poco per far fronte a quelli che sono gli effettivi aumenti dei prezzi.

In questo scenario è chiaro che, oltre alla riforma pensioni per chi lavora ancora, urge anche un intervento a tutela di chi in pensione ci sta già ma non se la passa per niente bene.