Per il bonus in busta paga, tra gli 80 euro ed il trattamento integrativo, nel 2020 c’è stato un vero e proprio boom di erogazioni. Ma nello stesso tempo sono stati in tanti coloro che, non rientrando nei requisiti, hanno poi dovuto restituire le somme. In tutto o comunque in parte.

Per il bonus in busta paga, infatti, è questa la fotografia emersa dal rapporto annuale del MEF. Per quel che riguarda le misure finalizzate alla riduzione del cuneo fiscale. Nel dettaglio, il boom delle erogazioni è certificato dal fatto che, con un rialzo del 19,7% rispetto all’anno precedente, nel 2021 i legittimi beneficiari del bonus sono stati ben 12,8 milioni.

In accordo con quanto è stato riportato da ItaliaOggi.it.

Per il bonus in busta paga il boom delle erogazioni è accompagnato pure da queste brutte sorprese

Ma nello stesso tempo, sempre sul 2020, per il bonus in busta paga non sono mancate le brutte sorprese. Dato che in 3,5 milioni si sono poi trovati costretti a restituire il bonus. In tutto o in parte.

In particolare, nel 2020 ai legittimi beneficiari, per il bonus in busta paga tra gli 80 euro ed il trattamento integrativo, sono stati erogati complessivamente 11,9 miliardi di euro. Mentre le restituzioni parziali o totali sono state pari, sempre in controvalore, a 665 milioni di euro.

Come funziona nel 2022 la maggiorazione dei 100 euro in busta paga

Nel 2022, per il bonus in busta paga da 100 euro al mese, ricordiamo che questo è garantito solo per i redditi fino a 15.000 euro. Può non spettare oppure può spettare, anche parzialmente, tra 15.000 e 28.000 euro. Mentre non è prevista la maggiorazione in busta. Per i redditi sopra la soglia dei 28.000 euro. Infine, attenzione alla busta paga di maggio 2022. Ed in particolare a cosa si toglie ed a cosa si aggiunge e come cambiano gli stipendi.