Novità per i contribuenti forfettari. Ecco infatti due grandi cambiamenti che sono in arrivo. Un vero e proprio doppio colpo per i titolari di partita Iva che sono soggetti, tramite imposta sostitutiva, alla flat tax al 15%. Così come è riportato in questo articolo. Perché i cambiamenti da un lato riguardano l’ormai imminente obbligo di fatturazione elettronica a partire dal 2022 anche per i contribuenti forfettari. E dall’altro lato c’è pure la contestuale decadenza del regime premiale. Una decadenza che è sostanzialmente automatica.

Vediamo perché.

Fino ad ora, infatti, i contribuenti forfettari hanno potuto emettere, in opzione, le fatture elettroniche avvantaggiandosi, per le notifiche degli avvisi di accertamento, di una riduzione dei termini di decadenza pari ad un anno. Ed invece ora, con l’introduzione dell’obbligo di e-fattura a partire dall’anno 2022, l’applicazione del regime premiale per i contribuenti in regime di flat tax al 15% non ha più motivo di esistere.

Per i contribuenti forfettari ecco i due grandi cambiamenti in arrivo con obbligo e-fattura a partire dal 2022

Fino ad ora i contribuenti forfettari sono stati esclusi dall’obbligo di e-fatturazione rispetto a tutti gli altri titolari di partita Iva non rientranti nel regime della flax tax. Ma in ottica anti evasione, a partire dal 2022, l’obbligo viene così esteso a tutte le partite Iva. Con l’UE che, al riguardo, ha tra l’altro espresso parere favorevole. Spetterà ora al Governo italiano andare a varare l’apposito provvedimento.

Il regime premiale, in ogni caso, per i forfettari sarà valido fino al 2021. Precisamente, per tutti i titolari di partita Iva, in regime di flat tax al 15%, che nell’anno di imposta corrente hanno emesso solo fatture elettroniche.

Decadenza del regime premiale scatterà in ogni caso solo a partire dal 2022

In tal caso, infatti, per il 2021 la decadenza dell’accertamento, grazie al regime premiale, è fissata al 2025.

Mentre per il 2022, se l’obbligo di e-fattura per i forfettari sarà confermato, i termini di decadenza per gli avvisi di accertamento scadranno non dopo quattro, ma dopo cinque anni. Quindi, al 2027.