Ancora pochi giorni per presentare domanda di pensione per Opzione Donna e Quota 102 nella scuola. Il personale docente e Ata del comparto hanno tempo fino al 28 febbraio per avanzare l’istanza.

Si tratta probabilmente dell’ultima chance riservata per il 2022. Poi la riforma pensioni che il governo sta mettendo a punto dovrebbe rivedere tutto l’impianto pensionistico. Opzione Donna e Quota 102 termineranno il 31 dicembre 2022.

Domanda di pensione anticipata entro il 28 febbraio

Il Miur – spiega in una nota – che le istanze dei lavoratori dipendenti del comparto scuola possono essere presentate per via telematica entro il 28 febbraio 2022.

Le stesse produrranno effetto retroattivo dall’inizio dell’anno scolastico o accademico, cioè dal 1° settembre o dal 1° novembre 2022.

I lavoratori che intendono fruire della pensione anticipata con Opzione Donna e Quota 102, devono essere certi di maturare i requisiti entro l’anno in corso. Allo scopo l’Inps fornirà le opportune certificazioni a conferma dei requisiti richiesti.

In particolare per quanto riguarda Opzione Donna i cui requisiti contributivi (almeno 35 anni) devono essere pieni. Cioè, nel conteggio sono esclusi i periodi di malattia e disoccupazione i cui contributi figurativi non concorrono al raggiungimento dei 35 anni.

Quota 102 e Opzione Donna

A parte Opzione Donna, il personale scolastico può andare in pensione anche con Quota 102. Questa seconda opzione prevede il pensionamento anticipato a 64 anni di età con almeno 38 di contributi.

Le domande devono essere presentate per via telematica attraverso le procedure telematiche messe a disposizione dal Ministero dell’Istruzione. Contestualmente, oltre all’istanza di cessazione, occorre inviare richiesta preliminare di pensione al Inps.

Questa seconda richiesta serve per verificare il possesso dei requisiti necessari per andare in pensione con Opzione Donna e Quota 102. In caso di accoglimento la pensione decorrerà dal 1 settembre. In caso di rigetto sarà possibile presentare richiesta di riesame al Inps, ma se l’istanza è respinta il diritto alla pensione è negato.