Al via la campagna Red anche per i titolari di pensioni residenti all’estero. A partire dal prossimo mese di giugno 2021 l’Inps acquisirà i redditi prodotti all’estero dai pensionati italiani che vivono oltre confine.

Lo precisa lo stesso Istituto di previdenza con il messaggio numero 1900 del 11 maggio 2021 destinato a chi percepisce pensioni all’estero. Si chiama REDEST 2021 la campagna di accertamento rivolta ai pensionati che hanno percepito redditi nel 2019 e che dovranno essere dichiarati al Inps.

Modello Red per le pensioni all’estero

La campagna di accertamento REDEST non è però rivolta a tutti i percettori di pensioni all’estero.

Secondo la legge, solo alcune prestazioni previdenziali di tipo assistenziale erogate dall’Inps sono soggette ad accertamento. Fra queste,  la pensione ai superstiti, l’assegno di invalidità, le pensioni con integrazione al minimo.

Queste pensioni, come noto, sono condizionate alla capacità di reddito del beneficiario pertanto ogni anno l’Inps chiede di conoscere quale sia la condizione economica del titolare della prestazione, del coniuge e, in alcuni casi, dell’intero nucleo familiare.

La procedura

Come spiega bene l’Inps nella circolare, nel corso del mese di giugno 2021 verranno inviati i modelli cartacei REDEST ai residenti all’estero percettori di pensioni e interessati alla Campagna REDEST 2021.

I patronati e i Consolati, al momento della consegna da parte dei pensionati dei modelli reddituali allegati alla lettera di richiesta, dovranno:

  • accertare l’identità personale del dichiarante;
  • ricevere i modelli REDEST 2021 opportunamente compilati e firmati;
  • verificare la conformità della documentazione presentata ai dati indicati nei modelli;
  • provvedere all’acquisizione dei dati attraverso il collegamento via internet con il sito web dell’INPS, secondo le indicazioni fornite nell’apposito manuale tecnico richiamabile attraverso la procedura di acquisizione.

Pensioni, cosa dichiarare

I redditi da dichiarare nel modello REDEST per i percettori di pensioni sono spiegati dal Decreto Ministeriale del 12.5.

2003 che definisce le tipologie di reddito prodotti all’estero. La norma stabilisce che i redditi sono valutati dall’Ente erogatore sulla base di una comparazione con le disposizioni nazionali, riferendosi alle seguenti tipologie di redditi:

  • previdenziali italiani e esteri;
  • da lavoro;
  • immobiliari con esclusione della casa di abitazione;
  • a carattere assistenziale.

La rete consolare

La legge precisa, inoltre, quali sono le modalità di accertamento dei redditi prodotti all’estero. L’autocertificazione ovviamente non ha valore, se non per quei dati fiscali che l’amministrazione pubblica italiana può verificare.

E’ quindi necessario che siano prodotte apposite certificazioni rilasciate dagli organismi esteri da consegnare alle autorità consolari. I consolati hanno già a disposizione tutte le modulistiche e i vademecum per assistere i pensionati nella campagna REDEST 2021.

I certificati così ottenuti, dovranno essere acquisiti dai Consolati che, a loro volta, trasmetteranno all’Inps le dovute informazioni richieste. La stessa procedura potrà essere seguita dai Patronati laddove siano presenti adeguati uffici e punti di assistenza.