Ci sono prestazioni collegate all’invalidità, che spingono l’INPS a una maggiore velocità di liquidazione rispetto ai tempi ordinari quando si parla di accettare una domanda di pensione di un lavoratore. “La gatta che va di fretta fa i gattini ciechi”, così recita un famoso adagio che sta a significare che un lavoro ben fatto necessita del giusto tempo. Ed è un adagio che si può collegare anche alle pensioni e all’INPS, che è l’ente che liquida le prestazioni.

Infatti a volte per liquidare una prestazione prima possibile, gli importi possono essere sbagliati. Ed è il caso delle pensioni di invalidità, assegnate e liquidate a un disabile quanto prima, proprio per le condizioni fisiche del diretto interessato. L’INPS però non sbaglia per la troppa fretta. Perché mette in luce il fatto che sta liquidando una prestazione provvisoria.

“Buongiorno, oggi ho ricevuto la risposta alla mia domanda di pensione di invalidità da parte dell’INPS. Ho ricevuto la lettera dall’Istituto con il prospetto di liquidazione. Ma ho letto che la mia prestazione è stata liquidata in maniera provvisoria. Non capisco il perché. Sapevo della pensione con revisione tra tre anni, ma la liquidazione provvisoria mi è nuova. Che significa?”

Pensioni liquidate dall’INPS in maniera provvisoria? Ecco perché accade

“La liquidazione è stata effettuata IN VIA PROVVISORIA per contribuzione in attesa di conferma. Appena gli uffici disporranno di tutti gli elementi necessari, la prestazione sarà liquidata in via definitiva e si procederà alla corresponsione delle somme ancora dovute, ovvero al recupero di quelle corrisposte in eccesso”. Probabilmente è questa una parte della comunicazione che ha accompagnato il prospetto di liquidazione arrivato al nostro lettore.

Quello che l’INPS sottolinea è il carattere di provvisorietà della pensione liquidata per via di alcuni contributi che devono essere controllati meglio da parte dello stesso Istituto. E per agevolare il contribuente concedendogli una pensione subito, vista la disabilità, ecco che la liquidazione è provvisoria.

A tal punto che, in seguito, quando si passerà alla liquidazione definitiva, il contribuente potrebbe avere diritto ad arretrati se la pensione vera sarà superiore a quella liquidata in via provvisoria. Oppure dovrà restituire le somme in più percepite, se si verificasse il caso contrario.

Assegno di invalidità e revisioni periodiche

In genere le prestazioni collegate all’invalidità hanno nella loro provvisorietà un fattore molto comune. Innanzi tutto molto dipende dalle patologie di cui è affetto il contribuente. Perché ci sono pensioni liquidate con un obbligo di revisione esattamente dopo 12 mesi. Una cosa comune, invece, a tutte le prestazioni legate alle disabilità è la revisione triennale.
L’assegno di invalidità infatti è riconosciuto per un periodo di tre anni. E si rinnova di tre anni in tre anni. Ma solo se rimangono le condizioni della disabilità che hanno dato diritto alla prima concessione e se l’interessato propone domanda.

Al riguardo va detto che prima della scadenza del triennio, la domanda è fondamentale per dare continuità alla prestazione. Infatti la conferma della prestazione ha effetto dalla data di scadenza della precedente se la domanda è presentata nei 6 mesi precedenti la stessa scadenza. Altrimenti la prestazione riparte dal primo giorno del mese successivo a quello di scadenza della prestazione.