Scade il 31 marzo 2021 il termine per presentare domanda di pensione con Ape Sociale. Come ampiamente previsto dalla legge di bilancio (n. 178/2020) è stato prorogato di un altro anno il periodo di sperimentazione per il riconoscimento del sussidio di accompagnamento alla pensione per i lavoratori svantaggiati.

E’ quindi possibile presentare al Inps domanda per Ape Sociale se si è in possesso dei requisiti richiesti. Lo conferma l’Inps con la circolare numero 62 del 8 gennaio 2021 nella quale si fa riferimento alle disposizioni contenute nella legge di bilancio pubblicate in Gazzetta Ufficiale.

Ape Sociale, domande entro il 31 marzo 2021

Si precisa che quella del 31 marzo 2021 è la prima scadenza utile per presentare domanda di verifica dei requisiti per Ape Sociale. la richiesta deve essere avanzata dai lavoratori che maturano i requisiti anagrafici e contributivi entro l’anno in corso. Come spiega meglio l’Inps:

possono presentare domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio dell’APE sociale i soggetti che, nel corso dell’anno 2021, maturano tutti i requisiti e le condizioni previste.

Possono, altresì, presentare domanda tutti coloro che hanno perfezionato i requisiti negli anni precedenti al 2021, stante il permanere degli stessi, e che non hanno provveduto ad avanzare la relativa domanda.

Per non perdere ratei di trattamento – ricorda l’Inps – i soggetti che al momento della domanda di verifica delle condizioni di accesso ad Ape Sociale siano già in possesso di tutti i requisiti e le condizioni previste devono presentare contestualmente anche la domanda di pensione.

Che cosa è Ape Sociale

L’Ape sociale non è una pensione. Si tratta di un’indennità economica che viene erogata dall’inps fino al raggiungimento dell’età pensionabile. Quindi una sorta di accompagno. L’importo è calcolato in base all’ammontare del futuro trattamento pensionistico di vecchiaia cui avrà diritto il richiedente nel limite massimo di 1.500 euro lordi (non rivalutabile) per 12 mensilità.

L’importo è soggetto a tassazione ordinaria.

Ne hanno diritto sia i lavoratori dipendenti che quelli parasubordinati e gli autonomi. Mentre restano esclusi coloro che appartengono alle casse dei liberi professionisti. In caso di contribuzione presente in varie gestioni, il calcolo della pensione avverrà pro-quota con le regole di ciascuna gestione per i periodi maturati.

I requisiti per Ape Sociale

Possono accedere all’Ape sociale coloro che risultano iscritti alle varie gestioni Inps. I lavoratori devono aver raggiunto i 63 anni di età, aver cessato il lavoro, essere residenti in Italia e trovarsi in una delle seguenti quattro condizioni:

  • Avere almeno 30 anni di contributi ed essere in stato di disoccupazione
  • Avere almeno 30 anni di contributi e al momento della richiesta di Ape sociale assistere da almeno sei mesi il coniuge, la persona con cui è contratta l’unione civile o un parente di primo grado convivente(genitori o figli) con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’art. 3 comma 3 legge 104/1992
  • Avere almeno 30 anni di contributi ed essere riconosciuto invalido dalle commissioni di invalidità civile almeno al 74%.
  • Avere almeno 36 anni di contributi e svolgere alla data della domanda di Ape sociale da almeno sei anni in via continuativa una o più delle attività gravose sotto elencate.

Per quanto riguarda le donne, è prevista una riduzione dei requisiti contributivi richiesti per l’accesso all’Ape sociale, pari a 12 mesi per ciascun figlio.

La fase di monitoraggio

La procedura per conseguire l’Ape Sociale è la stessa degli anni precedenti. Entro il 31 marzo si presenta la domanda all’Inps per la verifica dei requisiti. Una volta accertati, l’Inps verifica se c’è disponibilità di fondi per concedere l’accompagno fino alla pensione e invita il beneficiario a presentare la domanda.

Normalmente le due istanze si presentano contestualmente essendo una vincolata all’altra. L’Inps una volta ricevuta l’istanza entro il 31 marzo 2021 verificherà se ci sono le condizioni oggettive per la concessione dell’Ape sociale e comunicherà al lavoratore la prima decorrenza della prestazione.

Se i fondi sono insufficienti viene confermato l’accesso all’Ape Sociale, ma verrà posticipata la decorrenza della prestazione.