Ape Sociale sarà prorogata di altri 12 mesi, così come Opzione Donna. La deroga alle regole del pensionamento ordinario è così stata allungata di un altro anno in attesa di una riforma pensioni complessiva.

La novità, rispetto al precedente rinnovo di Ape Sociale operato lo scorso anno dal governo Draghi, riguarda i beneficiari. Non saranno introdotte nuove categorie di lavoratori gravosi, come invece auspicato dai sindacati.

Ape Sociale, avanti ancora per un anno

Ricordiamo che per accedere all’anticipo pensionistico di Ape Sociale è necessario aver raggiunto i 63 anni di età e avere alle spalle almeno 30 anni di contributi.

Lo scivolo verso la pensione ordinaria è riservato a particolari categorie di lavoratori e l’importo è calcolato in base all’ammontare del futuro trattamento pensionistico di vecchiaia.

In particolare hanno diritto ad Ape Sociale i lavoratori iscritti alle varie gestioni Inps. Oltre ai requisiti sopra descritti, bisogna soddisfare una delle seguenti 4 condizioni:

  • Avere almeno 30 anni di contributi ed essere in stato di disoccupazione;
  • Possedere 30 anni di contributi e al momento della richiesta di Ape sociale assistere da almeno sei mesi il coniuge, la persona con cui è contratta l’unione civile o un parente di primo grado convivente (genitori o figli) con handicap in situazione di gravità;
  • Avere almeno 30 anni di contributi ed essere riconosciuto invalido dalle commissioni di invalidità civile almeno al 74%.
  • Possedere almeno 36 anni di contributi e svolgere alla data della domanda di Ape sociale da almeno sei anni in via continuativa una o più delle attività gravose riconosciute dalla legge.

I lavoratori gravosi

E proprio questo ultimo punto è oggetto di discussione per il rinnovo di Ape Sociale nel 2023. Come noto, la Commissione governativa lavoratori gravosi e usuranti presso il ministero del Lavoro ha stilato lo scorso anno una nuova lista di beneficiari. Così nel 2022 sono aumentate le categorie di lavoratori che possono accedere ad Ape Sociale includendo, ad esempio, i maestri di scuola, gli addetti ai servizi di pulizia, i facchini, ecc.

Una lista che finora è stata utilizzata solo in parte. Il governo Meloni non ha fornito indicazioni sulla necessità di ampliare la lista dei beneficiari lasciando probabilmente spazio a una valutazione parlamentare. E’ quindi possibile che in fase di approvazione della legge di bilancio, col rinnovo di Ape Sociale per il 2023 alcune professioni gravose finora escluse potrebbero essere coinvolte. Ricordiamo che la domanda all’Inps per il riconoscimento dei requisiti per Ape Sociale andrà presentata entro il:

  • 31 marzo 2023;
  • 15 luglio 2023;
  • 30 novembre 2023.

Seguirà, una volta ottenuto il via libera da parte dell’Inps, la vera e propria istanza di accesso alla prestazione previdenziale.